Allarme rientrato per la temuta grande macchia solare definita il ‘mostro’ dagli esperti della Nasa: si e’ ‘sgonfiata’ senza provocare danni, registrando solo lievi disturbi alle comunicazioni satellitari. Lo ha reso noto l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), spiegando che l’attivita’ solare risulta nella norma e che il ‘mostro’ ha raggiunto solo il penultimo livello di intensita’ energetica. Si attendono pero’ nel futuro prossimo tempeste realmente temibili.
”Il cosiddetto mostro ha dato origine ad emissioni medio alte, niente di eccezionale”, ha spiegato Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Inaf, aggiungendo come si sia forse tratto di eccesso di sensazionalismo: ”era ovviamente un gruppo di macchie solari di dimensioni notevoli, ma non tale da arrivare a definirlo ‘mostro”’, come hanno fatto gli esperti americani. Il gruppo di macchie definite dalla sigla AR 1476 era stato individuata nei giorni scorsi dal Solar Dynamics Observatory (Sdo) della Nasa, e con i suoi 160.000 chilometri quadrati di estensione risultava visibile anche senza l’ausilio di telescopi solari, soprattutto all’alba e al tramonto. Le dimensioni particolarmente grandi del gruppo di macchie avevano provocato un certo allarme ma, come ha spiegato Messereotti, ”risulta ora in fase di decadimento”. Nonostante l’allarme sia risultato forse eccessivo, Messerotti ha spiegato che ”risulta realistico attendersi entro pochi anni tempeste realmente pericolose. Se le cosiddette Grandi tempeste sembrerebbero verificarsi mediamente ogni 500 anni, tempeste particolarmente pericolose – come quella che ha provocato nel 1921 lunghi blackout elettrici nel Nord America – possono verificarsi ogni 100 anni”.