PIEDIMONTE MATESE – Riunione straordinaria per domani dei vertici del consorzio di bonifica del Sannio-Alifano. Il Presidente del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, Prof. Pietro Andrea Cappella, ha convocato per il pomeriggio di domani lunedì un Consiglio dei delegati straordinario sulla decisione assunta dal Consiglio regionale della Campania di trasferire in blocco all’Ente i 16 dipendenti del disciolto Consorzio di Bonifica della Valle Telesina.

Una seduta ad hoc dell’assemblea che dovrà affrontare la spinosa questione nata a seguito del via libera della prima commissione permanente Affari Istituzionali e Risorse Umane, riunita in seduta legiferante, al progetto di legge recante modifiche legislative, al cui interno all’articolo 3 è prevista la presa in carico da parte del Sannio Alifano del personale del fallito consorzio beneventano, chiuso nel 2002 proprio per l’enorme massa debitoria con il passaggio del bacino con annessi operai stagionali tra acquaioli e pompisti sotto la giurisdizione del consorzio piedimontese. La convocazione del Consiglio dei Delegati si è resa ancora più necessaria all’indomani della pubblicazione ufficiale della legge sul bollettino ufficiale della regione Campania (Burc) avvenuta lo scorso lunedì, per cui i consiglieri elettivi e di diritto saranno chiamati a pronunciarsi su una normativa che penalizza fortemente il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano che si vede così raddoppiata all’improvviso la propria dotazione organica, sommando i 16 dipendenti dell’ex Valle Telesina ai 18 tra impiegati e funzionari già in servizio presso la sede di viale della Libertà. L’aspetto che preoccupa maggiormente il presidente Cappella e l’intera deputazione amministrativa, che aveva anche diffidato i vertici regionali a promulgare la legge, riguarda la copertura finanziaria di un’operazione che, oltre ad apparire illegittima per una serie di violazioni di legge puntualmente fatte presente da Cappella nella diffida rivolta tanto al governatore della Campania Stefano Caldoro quanto al presidente del Consiglio regionale Paolo Romano, potrebbe rappresentare un’autentica “mazzata” per le casse consortili che già vivono una situazione difficilissima. Pur avendo previsto la legge regionale lo stanziamento in favore del Sannio Alifano di un contributo di 800 mila euro per l’anno 2012 per il pagamento degli oneri al personale trasferito a partire dal 1 gennaio, confermando anche per il triennio 2013-2016 che il contributo dovrà rimanere invariato provvedendovi con le successive leggi di bilancio, il timore principale è che la drammaticità dei conti regionali non consentano l’erogazione dei fondi da qui ai prossimi 3 anni, con la conseguenza che poi dovrà essere l’Ente consortile a sobbarcarsi una spesa notevole che allo stato non è in grado di sostenere, e che quindi finirebbe per essere pagata dagli agricoltori con un inevitabile aumento fino al 2016 del ruolo di contribuenza pari almeno al 30%, secondo i primi calcoli effettuati sommariamente dai competenti uffici del Consorzio.

 

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