CASERTA – “Abbiamo acceso un faro sulla sanità nella nostra provincia, siamo direttamente in campo per toccare con mano il reale stato del sistema sanitario”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale Pd e Presidente della Commissione Trasparenza a margine della prima visita ispettiva negli ospedali Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e Ospedale di Maddaloni. Con Caputo erano presenti anche i Consiglieri, Lucia Esposito Pd, Gennaro Oliviero capogruppo Ps ed Edoardo Giordano capogruppo Idv. I consiglieri sono stati accompagnati nella visita all’Ospedale Sant’Anna di Caserta dal, Direttore generale Bottino e dal Direttore sanitario Paternuosto mentre all’Ospedale di Maddaloni sono stati accolti dal Direttore sanitario dell’Asl D’Anzi e dal Direttore Sanitario dell’ospedale , Negro.
“Dopo la conferenza stampa in regione sullo stato della sanità e l’audizione in commissione del direttore generale dell’Asl di Caserta Menduni è stato necessario avviare direttamente la verifica dello stato dei livelli assistenziali, presso tutte le strutture ospedaliere della provincia di Caserta.” “Abbiamo trovato in queste prime visite una situazione molto carente, sia in termini di servizi che di strutture che, risultano come nel caso dell’Ospedale di Maddaloni particolarmente fatiscenti” “All’Ospedale Sant’Anna di Caserta c’è addirittura un’ala che, per mancanza di raccordo tra gli uffici regionali e per lungaggini nei lavori di ristrutturazione, non viene utilizzata, mentre c’è una esigenza sempre più pressante di posti letto e di spazio vitale per le attività del nosocomio”. “Sempre all’Ospedale di Caserta abbiamo verificato una irrazionale ripartizione dei posti letto che va a penalizzare reparti all’avanguardia come quello della Cardiologia interventistica ”. “Una situazione, quella strutturale e organizzativa, dell’Ospedale Sant’Anna che mortifica il lavoro di tanti professionisti capaci e del managment del nosocomio che nonostante gli sforzi devono confrontarsi quotidianamente con gli ingranaggi farraginosi della burocrazia regionale e con una politica sempre più penalizzante nei confronti del sistema sanitario provinciale” “L’Ospedale di Maddaloni invece, ha una struttura particolarmente fatiscente e molte professionalità che pure sono in organico presso il nosocomio non sono messe in condizione di lavorare decentemente. Per poche migliaia di euro non sono stati completati i lavori del pronto soccorso dove abbiamo riscontrato una situazione al limite dell’agibilità”. “Dalla prossima settimana procederemo a visite ispettive nelle altre realtà ospedaliere della provincia, esaminando lo stato di salute degli ospedali, di Aversa e Sessa Aurunca. Intanto venerdi prossimo – annuncia Caputo – è programmato un tavolo con il sub commissario Morlacco e i Consiglieri regionali nel quale inizieremo a discutere delle carenze del sistema sanitario campano”. “Alla fine di questo percorso ispettivo, prepareremo un report sullo stato di salute della sanità campana. Fino a questo momento la salute dei cittadini è stata terreno di scontro politico tra gruppi e fazioni. Si sono dette troppe parole mentre la soluzione dei problemi è stata sempre rimandata. E’ arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e dare risposte al bisogno di salute dei cittadini campani”.
Gennaro Oliviero capogruppo del Ps in Consiglio regionale dichiara, “Il centrodestra affronti i gravi ritardi e liberi la sanità da interessi e giochi politici che non hanno nulla a che vedere con il diritto alla salute dei nostri concittadini In questi anni abbiamo assistito solo a dichiarazioni di intenti, ma nei fatti tutto sembra peggiorare ulteriormente. Con l’iniziativa di oggi torniamo nuovamente a toccare con mano l’assenza di un’adeguata politica sanitaria del centrodestra a favore della Provincia di Caserta. Siamo in una condizione drammatica, abbiamo l’indice più basso di spesa sanitaria procapite e un numero insufficiente di posti letto rispetto alla configurazione delle altre province campane con una media di 2,5 posti letto per mille abitanti. Occorre lavorare per assicurare e garantire i Lea su tutto il territorio casertano, – conclude OIliviero – a partire dalle nostre zone interne, potenziando la rete delle strutture e dei servizi, qualificando, in questo modo, l’intera offerta sanitaria presente”.