Il decreto legge che di fatto ha nominato il supercommissario alla spesa pubblica Enrico Bondi e il comitato interministeriale che in queste settimane sta lavorando alla ridefinizione della macchina statale è legge. Il Senato ha approvato definitivamente il testo con 203 sì, 9 no e 33 astenuti. Tra le misure chiave l’estensione degli acquisti centralizzati, la stretta sui consumi energetici e la certificazione dei crediti vantati dalle imprese. Misure che hanno incassato il sostegno bipartisan, con l’unica eccezione del capitolo delle gare per gli appalti che secondo il Pd di fato apre le porte a una sanatoria.
– ACQUISTI CENTRALIZZATI. I parametri prezzo-qualità individuati dalla Consip diventano “imprescindibili” per le amministrazioni pubbliche.
– ASL, ADDIO PREZZI TROPPO ALTI. Addio prezzi troppo alti per l’acquisto di beni e servizi da parte delle Asl, che in questi casi saranno obbligate a rinegoziare i contratti. In caso di mancato accordo, le aziende potranno recedere dai contratti senza penali.
– STRETTA CONSUMI ENERGIA P.A. La stretta sul fronte di consumi di energia prevista per le pubbliche amministrazioni dovrà essere fatta utilizzando la procedura delle “gare ad evidenza pubblica”. –
OK CERTIFICAZIONE CREDITI. Arriva la certificazione dei crediti delle imprese verso le P.A., comprese le Regioni sottoposte a piani di rientro da extra-deficit nella sanità. La norma vale anche per i professionisti. Non saranno più escluse dagli appalti le imprese che non hanno fatto i versamenti contributivi perché in credito con la pubblica amministrazione, a patto che i crediti siano “certi, liquidi e esigibili”.
– REGIONI IN ROSSO, FORBICI SOLO SU SANITA’. Il supercommissario potrà decidere di tagliare autonomamente la spesa sanitaria delle Regioni in deficit, e dunque commissariate, ma non intervenire sugli altri capitoli del bilancio.
– POTERI BONDI ANCHE SU SOCIETA’ CONTROLLATE NON QUOTATE. Bondi potrà intervenire non solo sulle società a totale partecipazione pubblica ma anche su quelle “non quotate controllate da soggetti pubblici”.
– BENI E SERVIZI, MA ANCHE IMMOBILI. Il supercommissario avrà anche il compito di “ottimizzare, in collaborazione con l’Agenzia del demanio, l’utilizzazione degli immobili di proprietà pubblica, al fine di ridurre i costi”.
– ARRIVA LA GUARDIA DI FINANZA. Bondi potrà fare affidamento anche sulla guardia di Finanza per raggiungere gli obiettivi per i quali è stato incaricato.
– GOVERNO E PARLAMENTO. Il premier o un ministro da lui delegato deve riferire due volte all’anno al Parlamento. La prima relazione avverrà però entro il prossimo 31 luglio. Il governo dovrà però anche presentare al Parlamento il programma dei tagli strutturali, quindi quelli che vanno oltre il contenimento della spesa per beni e servizi, entro il 30 settembre 2012.
– OFFERTE PUBBLICHE, PER IL PD E’SANATORIA. Le buste delle offerte per le gare degli appalti aperte prima del 9 maggio, data di emanazione del decreto, sono salve. Una decisione che per i Democratici equivale a una “sanatoria”.
– APPALTI PUBBLICI, ARRIVA STRETTA. Vengono rafforzati i poteri dell’Osservatorio, abbattendo i limiti dell’entità delle gare pubbliche da 150mila euro a 50mila euro.(ANSA).