SANT’ANASTASIA – I sindaci dei 18 comuni della cosiddetta zona rossa ad alto rischio vulcanico, si sono incontrati oggi a Sant’Anastasia (Napoli), su invito del sindaco Carmine Esposito, per decidere le iniziative da intraprendere in vista del prossimo Consiglio regionale durante il quale si discuterà, per la sua approvazione, del disegno legge sul piano paesaggistico per la Campania.

I sindaci hanno deciso di presenziare alla seduta di Consiglio regionale, ma prima invieranno un documento congiunto al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ed ai consiglieri ed assessori regionali, per chiedere, tra l’altro che fine faranno le risorse economiche previste per la realizzazione delle infrastrutture previste nel piano strategico operativo, “ormai superato con il disegno di legge”, che modificherà, tra l’altro, anche alcuni articoli della legge regionale 21/2003 sulla zona rossa, consentendo, ad esempio, gli abbattimenti e le ricostruzioni di abitazioni fatiscenti, finora vietati, senza, però, aumenti volumetrici. “E’ vero che abbiamo ottenuto ottimi risultati contro l’immobilismo che stava facendo morire i nostri territori – ha detto il sindaco Esposito – ma è anche vero che volendo superare il problema legato alla mancata attuazione del Pso, non si è pensato alle infrastrutture che dovevano essere realizzate per mettere in sicurezza i territori e che sarebbero state anche misure compensative. Vorremmo sapere ora quei soldi che fine faranno, e se dovremo essere noi, invece, a realizzare quello che avrebbero dovuto realizzare le istituzioni sovracomunali. Inoltre chiediamo che siano decentrati sui nostri territori i servizi, in modo da far sopravvivere i nostri comuni”. Esposito, infine, sostiene che ogni sindaco invierà i propri rilievi al disegno di legge, e che tutti saranno formalizzati nel documento da inviare in Regione. “Sappiamo – ha concluso il sindaco – che Pd e Idv hanno presentato 800 emendamenti per fermare questo disegno di legge che ci consentirà, almeno in parte, di mettere in sicurezza i nostri territori. Ma i sindaci della zona rossa, anche quelli di centrosinistra, sono tutti d’accordo, e lo hanno dimostrato oggi, facendo fronte comune su un problema che accomuna tutti i nostri territori”.

 

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