SAN POTITO ULTRA. Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Atripalda hanno dato applicazione a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nella stessa giornata dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino nei confronti di un artigiano classe 1952 di Candida (AV), attualmente agli arresti domiciliari e condannato dal Tribunale di Avellino ad espiare altri 4 anni di reclusione per il reato continuato di atti sessuali con minorenne, commesso dal 2007 all’ottobre 2009 a San Potito Ultra.

I fatti per cui l’uomo è stato condannato scaturiscono dall’arresto operato, al termine di una lunga e mirata attività d’indagine, dai carabinieri della Stazione di Atripalda nel giugno del 2010. Allora, tutto partì dalla denuncia sporta dai genitori di una giovane 15enne studentessa del posto, che s’accertò poi esser stata vittima dei reiterati abusi sessuali compiuti da un artigiano del posto, al quale la ragazza veniva affidata per ragioni di educazione e istruzione.

L’uomo fu tratto in arresto nel luglio del 2010 e subito assicurato al carcere di Bellizzi Irpino, per poi essere ammesso alla detenzione domiciliare. Dalla serata di ieri, è quindi tornato alla Casa Circondariale di Avellino, dove dovrà permanere per i prossimi 4 anni, scontando così la pena detentiva cui è stato condannato.

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