MONDRAGONE – Una tomba d’epoca romana è stata rinvenuta a Mondragone durante i lavori di scavo del metanodotto tra Mondragone e Falciano del Massico, effettuati dalla Napoletana Gas e coordinati dal geom. Egido. Lo scavo è stato eseguito sotto la supervisione della Funzionaria della Soprintendenza Archeologica, Direttore archeologo, dott.ssa Graziella Ruggi d’Aragona, dell’Assistente Biagio Bergantino e dell’archeologo esterno dott. Sergio Cascella. La tomba a cassa di tufo accoglieva reperti in ceramica e dei frammenti di un anello in bronzo.
Di particolare interesse è il cratere apulo a figure rosse, con la rappresentazione di una scena di banchetto, che al momento del rinvenimento si presentava diviso in due parti. I reperti sono stati trasportati al Museo Civico Archeologico ‘Biagio Greco’ di Mondragone ed i reperti sono stati consegnati al laboratorio di restauro del Museo stesso, diretto dalla dott.ssa Marianna Musella. Saranno restaurati per la successiva esposizione nelle sale del Museo. “La scoperta ed il trasporto per il restauro e l’allestimento dei reperti della tomba in questione” commenta il sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa “è la testimonianza della ricchezza del patrimonio artistico e archeologico della nostra città, ancora solo in parte venuto alla luce. Le modalità con cui è stato condotto l’intervento di scavo e di recupero, sotto la guida ed il coordinamento della Soprintendenza Archeologica, testimonia la stretta e continua collaborazione tra Soprintendenza ed il Museo di Mondragone, tra cui si è instaurata una proficua collaborazione e consentirà di restituire alla città ed agli studiosi un inedito rinvenimento”. Il sindaco ricorda anche che “la riscoperta, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico ed archeologico della città sono state sempre delle priorità della mia azione amministrativa e politica. Non a caso anche quest’anno, sia pure tra le tante difficoltà finanziarie dell’ente, abbiamo recuperato i fondi da destinare al proseguimento delle campagne di scavo da tempo finanziate dall’amministrazione comunale di Mondragone in località Roccia di San Sebastiano e sulla Rocca di Montis Dragonis. Sono convinto che il nostro patrimonio artistico ed archeologico rappresenti, insieme alla riscoperta ed alla riqualificazione della fascia costiera, un asset essenziale su cui investire perché Mondragone possa ritagliarsi un ruolo da protagonista nei circuiti turistici”.