Non saranno multate le prostitute che esercitano in casa nel Comune di Godega Sant’Urbano (Treviso). Lo ha deciso l’amministrazione comunale guidata da Alessandro Bonet introducendo la novita’ nel nuovo regolamento di polizia urbana.

”Il Comune – spiega il sindaco – non perseguira’ chi si prostituisce volontariamente a casa propria senza procurare fastidio o creare turbativa all’ordine pubblico nel rispetto della civile convivenza e della pubblica moralita”’. Contemporaneamente il nuovo regolamento reintroduce il divieto di fermare il veicolo lungo le strade comunali per contrattare prestazioni sessuali a pagamento. ”Vogliamo ripristinare – aggiunge Bonet – quanto gia’ da me precedentemente introdotto, ma annullato dalla Corte Costituzionale che aveva cestinato la parte del Decreto Maroni che dava la possibilita’ ai sindaci di emettere ordinanze per motivi di pubblica sicurezza”. Bonet non e’ nuovo a tali iniziative, gia’ nel settembre scorso, quando la Corte Costituzionale aveva messo mano al Decreto Maroni, il sindaco aveva emesso un’ordinanza anti-prostituzione con sanzione pecuniaria per prostituta e cliente, appellandosi, in questo secondo caso, alla inviolabilita’ dei valori fondamentali garantiti dalla Costituzione quali il diritto alla salute e alla liberta’ personale. ”In Europa – ha spiegato Bonet – ci sono nazioni con un grado di sviluppo civile e sociale, al quale tutti spesso ci richiamiamo, che hanno trovato soluzioni per l’esercizio del meretricio da cui prendere esempio, l’abrogazione di parte della legge Merlin, consentirebbe di normare e legalizzare il fenomeno giungendo ad una situazione nella quale chi vuole e solo chi vuole puo’ esercitare la prostituzione. Si eviterebbero cosi’ tutti quei fenomeni di sfruttamento, di violenza, degrado e malavita”.

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