SAN NICOLA LA STRADA – Da molti giorni, in Città i residenti si lamentano per l’odore acre che appesta l’aria e, di conseguenza, gli appartamenti, le cui imposte, viste le alte temperature di questa calda e torrida estate, rimangono aperte notte e giorno.

Ma, gli incendi e l’odore acre nell’aria, sono stati gli argomenti per i quali il vice sindaco di San Nicola la Strada, arch. Nicola D’Andrea, che attualmente sta sostituendo il sindaco Pasquale Delli Paoli che si sta godendo un meritato periodo di riposo, ha scritto ai sindaci dei comuni di Caserta e Maddaloni, invitandoli a predisporre accurati e idonei controlli nei territori di propria competenza. La segnalazione di D’Andrea nasce dalle lamentele pervenute da parte dei cittadini sannicolesi, i quali hanno comunicato che nella zona ex Saint Gobain e Appia Antica verso Maddaloni, nelle ore notturne, spesso è stato avvertito un odore acre nell’aria proveniente da incendi di natura dolosa di materiali nocivi come plastica e pneumatici. A seguito delle segnalazioni, il vice sindaco Nicola D’Andrea aveva allertato le forze dell’ordine locali, invitandole ad effettuare dei controlli notturni dai quali è emerso che i fenomeni dannosi per la salute pubblica provengono dai territori di Caserta e Maddaloni nelle zone al confine con San Nicola la Strada, motivo per cui D’Andrea ha chiesto la collaborazioni dei Sindaci dei Comuni limitrofi. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei roghi tossici in Campania. Da anni i roghi, sistematici e quotidiani, sono appiccati per smaltire e recuperare illegalmente alcuni tipi di materiali pericolosi, tossici e nocivi. Essi vengono praticati sia nelle periferie cittadine sia su tutto il territorio regionale, con maggiore frequenza tra le province di Napoli e Caserta. Ogni giorno migliaia di famiglie subiscono direttamente gravi disagi e respirano esalazioni tossiche che compromettono la salute di tutti. Anche chi vive lontano dai roghi rischia indirettamente per le conseguenze e le ricadute di queste azioni criminali sull’ambiente e la catena alimentare. Questi roghi sono tossici e danneggiano gravemente la salute di tutta la popolazione, mettendo a rischio anche l’intero indotto agro-alimentare. La diossina che si sviluppa dando fuoco ai rifiuti, è una sostanza altamente tossica che provoca innumerevoli disturbi sia all’uomo che alla natura. Viene assunta normalmente per via respiratoria, ma anche per ingestione di cibi e liquidi contaminati o attraverso la pelle; può provocare forme tumorali, lesioni agli occhi, nascita di bambini malformati, malattie ereditarie, e disturbi emorragici. Gli effetti sulla natura sono altrettanto disastrosi. Nel 1997 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha ufficialmente riconosciuto la diossina come cancerogeno umano e numerosi studi stanno evidenziando altri possibili danni alla salute – in particolare sono a rischio il sistema endocrino e quello immunitario – prodotti dalla diossina, anche a dosi molto basse.

 

Nunzio De Pinto

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