NAPOLI – Vincenzo Di Pede, quarantunenne napoletano già noto alle forze dell’ordine – trovato ieri pomeriggio senza vita con la testa fracassata dopo essere caduto dallo scooter sul quale viaggiava lungo corso Proto Pisani, nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli – è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa esploso da due sicari.
I rilievi sul cadavere effettuati dal medico legale confermano, quindi, le parole pronunciate dalla compagna che viaggiava con Di Pede, D.C., di 28 anni, la quale ha subito riferito alla polizia di avere notato due persone a bordo di una moto affiancarsi al loro mezzo e poi dei rumori molto somiglianti ai colpi di un’arma da fuoco. Poi la rovinosa caduta a terra che, in un primo momento, sembrava fosse la causa del trauma all’origine del decesso del 41enne. Confermata la vicinanza di Di Pede agli ambienti criminali della zona: è stato già sottoposto a giudizio per i reati di ricettazione, furto e spaccio e gli investigatori della polizia lo ritengono vicino al clan Formicola. Durante l’esame, il medico legale ha riscontrato un foro sulla tempia sinistra, e un altro nella regione temporale destra.