La Digos della Questura di Napoli, in collaborazione con quella di Roma, ha arrestato Giampaolo Tarantini, di 34 anni, e la moglie, Angela Devenuto, di 34, per il reato di estorsione ai danni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, Primavera.
L’inchiesta che ha portato all’arresto di Tarantini – l’imprenditore barese che nel 2008 aveva portato Patrizia D’Addario a palazzo Grazioli – era stata al centro di una anticipazione, il 24 agosto scorso, del settimanale Panorama. Secondo quanto riportato dal settimanale, la procura avrebbe iscritto nel registro degli indagati più persone: tra loro Valter Lavitola, direttore ed editore del quotidiano online Avanti!. L’inchiesta è condotta dai sostituti procuratori Henry John Woodcock, Francesco Curcio e Vincenzo Piscitelli. Secondo Panorama, l’estorsione ai danni del Cavaliere sarebbe consistita in un versamento di 500 mila euro a Tarantini e in altre somme versate ogni mese. Il presidente del Consiglio ha negato di essere vittima di un’estorsione e a Panorama ha dichiarato: “Ho aiutato una persona (cioé Tarantini, ndr) e una famiglia con bambini che si è trovata e si trova in gravissime difficoltà economiche. Non ho fatto nulla di illecito, mi sono limitato ad assistere un uomo disperato non chiedendo nulla in cambio”. L’ipotesi della procura di Napoli, secondo la ricostruzione di Panorama, è che Tarantini abbia ricevuto il compenso per continuare a dichiarare, nel processo barese in cui è indagato, che Berlusconi non sapeva di ospitare alle sue feste escort prezzolate dallo stesso imprenditore pugliese. Secondo l’accusa, il mezzo milione sarebbe dovuto servire, soprattutto, a convincere Tarantini a scegliere la strada del patteggiamento in un procedimento in cui sarebbe l’unico imputato, evitando così un processo pubblico con la conseguente diffusione di intercettazioni telefoniche ritenute imbarazzanti per il premier. Gli inquirenti sospettano inoltre l’esistenza di un raggiro di Lavitola ai danni di Tarantini, con il primo che avrebbe trattenuto 400 dei 500 mila euro destinati al secondo. PERQUISIZIONI IN CORSO. PROCURA: ‘INDAGINI COMPROMESSE DA FUGA DI NOTIZIE’ – Le indagini sulla presunta estorsione ai danni di Silvio Berlusconi “sono tuttora in pieno svolgimento, anche con perquisizioni domiciliari”. Lo rende noto la procura di Napoli. Tutto ciò, si legge in una nota a firma del procuratore aggiunto Francesco Greco, malgrado le indagini stesse siano state “fortemente compromesse dalla criminosa sottrazione di numerosi e rilevanti contenuti della richiesta cautelare ad opera di ignoti, cui ha fatto seguito nei giorni scorsi la pubblicazione degli stessi su alcuni giornali nazionali”. Il riferimento è alle anticipazioni uscite la settimana scorsa su Panorama, e poi riprese dagli altri media. VALTER LAVITOLA LATITANTE – Il gip Amelia Primavera ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere anche nei confronti del direttore ed editore dell’Avanti, Valter Lavitola il quale, a quanto si è appreso, risulterebbe irreperibile e dunque latitante. Lavitola si troverebbe da diverso tempo all’estero. I coniugi Tarantini sono stati arrestati a Roma e saranno trasferiti in mattinata a Napoli. L’imprenditore sarà rinchiuso nel carcere di Poggioreale e la moglie in quello femminile di Pozzuoli.