NAPOLI – Al via i restauri del Museo Archeologico di Napoli, uno dei piu’ importanti d’Europa per qualita’ e quantita’ delle opere custodite del periodo romano. ”Entro fine anno contiamo di fare partire i bandi per i lavori, che riguarderanno il pianterreno”,
con l’apertura di ulteriori sale che si aggiungeranno alle circa settanta attualmente aperte, su un totale di centoquaranta. Lo ha detto all’Adnkronos la soprintendente per i Beni archeologici di Napoli e Pompei, Teresa Elena Cinquantaquattro, spiegando che il recupero ”rientra nel progetto dei Poli Museali d’eccellenza e comprende otto grandi musei del Meridione”. Cinquantaquattro precisa che ”nelle nuove sale saranno esposti i reperti degli edifici pubblici monumentali delle citta’ campane antiche”. Saranno messi insieme, chiarisce Valeria Sampaolo, direttrice del Museo Archeologico, ”i pezzi provenienti da uno stesso edificio, in modo che il visitatore abbia la cognizione di cosa c’era in un determinato monumento”.
L’Archeologico di Napoli contiene la piu’ importante collezione di reperti dell’eta’ romana, rinvenuti nel corso degli scavi condotti dalla fine del ‘700 in poi nelle citta’ campane antiche, Pompei ed Ercolano in primis. Ci sono sculture, elementi architettonici, affreschi. ”Attualmente -aggiunge Sampaolo- sono esposti circa trecento affreschi in dieci sale, e circa 1500 sono custoditi nei sotterranei dell’edificio. Mentre le sale aperte del museo sono una settantina”. Per la conclusione dei lavori del pianterreno ”ci vorranno approssimativamente tre anni e il finanziamento nell’ambito dei Poli Museali d’eccellenza ammonta a 15 milioni di euro”, chiarisce la direttrice del Museo, sottolineando che ”durante i lavori, la struttura restera’ aperta e fruibile ai visitatori. Anzi -ribadisce- questo e’ stato uno dei nostri punti d’onore: non abbiamo mai chiuso il Museo nonostante i ventennali lavori. Adesso si sta ristrutturando la facciata e si stanno mettendo a norma tutti gli impianti dell’edificio”. Valeria Sampaolo auspica che per il futuro, quando il nuovo Archeologico sara’ pronto e Pompei sara’ stata valorizzata grazie all’intervento straordinario dell’Unione Europea di 110 milioni di euro, ”si potra’ fare capire ai turisti che per completare la visita a Pompei ed Ercolano, bisognera’ venire all’Archeologico di Napoli, dove sono custoditi tutti i reperti trovati in quelle citta”’. Secondo Sampaolo la separazione delle soprintendenze di Napoli e Pompei, riunificate nel 2007 dall’allora ministro Rutelli, ”e’ durata vent’anni e non e’ stata un bene per Pompei. Se non ci fossero stati questi anni di separazione, si sarebbe arrivati a una politica di comunicazione per fare capire ai visitatori che l’Archeologico di Napoli e’ il museo di Pompei. Spero che in futuro questo avvenga, con il coinvolgimento delle istituzioni. La cosa difficile -conclude- sara’ farlo capire agli operatori turistici”.