Pini Segna, fumettista dalla lunghissima carriera e disegnatore di ”Kriminal” e ”Zagor”, si e’ spento a Dogliani, in provincia di Cuneo, all’eta’ 87 anni. Colpito da una grave malattia in seguito ad un incidente, dal 2008 era ricoverato in una clinica.

L’annuncio della scomparsa, che risale al 13 settembre, e’ stato pubblicato dal sito internet della casa editrice Sergio Bonelli. Il fumettista si e’ sempre firmato antecedendo il cognome al nome. Nato a Firenze il 22 ottobre 1925, durante la seconda guerra mondiale Pini Segna combatte’ nei gruppi partigiani nell’area delle Langhe. Alla fine del conflitto, si trasferi’ a Milano e, dopo essersi diplomato a Brera, nel 1945, intraprese l’attivita’ di illustratore. Debutto’ nei fumetti nel 1946 con “Il giustiziere mascherato” per l’Editore Nuova Aurora, e l’anno successivo realizzo’ “Agente K6” per l’Editoriale Sportiva, per poi collaborare, via via, con numerosi altri editori, tra i quali Taurinia, Marte, Alpe, Casa Editrice della Gioventu’ e Torelli. Per Torelli disegno’ vari episodi di “Primo Carnera”, in una collana che vide tra i collaboratori anche Franco Paludetti, Camillo Zuffi e il trio EsseGesse. Dopo numerose altre esperienze con fumetti di genere avventuroso, western e di guerra, a meta’ degli anni ’60 firmo’ alcune storie dei “neri” “Kriminal” e “Zakimort”, per poi lavorare a lungo sulle pagine del tarzanide “Akim”, inizialmente edito da Tomasina. Nel 1977 Segna fece il suo esordio in Casa Bonelli con il numero 141 di ”Zagor”, nella storia “La macchia verde”, scritta da Guido Nolitta/Sergio Bonelli, una collaborazione che prosegui’ fino alla meta’ degli anni ’80. Negli anni ’90 si trasferi’ a Dogliani e, dopo avere quasi totalmente abbandonato il fumetto, si dedico’ alla pittura.

 

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