La musica di tradizione popolare è protagonista stasera (inizio ore 20,30, biglietto 18 euro) di “Terra ca nun senti”, l’evento centrale della sesta giornata di “Settembre al Borgo”, quando Carmen Consoli, incontrerà importanti nomi nel panorama della cultura etnica musicale italiana.

Con lei sul palco del Teatro della Torre ad animare una piccola Woodstock della canzone popolare a forte identità meridionale ci saranno Alfio Antico, Puccio Castrogiovanni, Riccardo Tesi, Peppe Voltarelli, Ambrogio Sparagna e Francesco Barbaro, per un evento unico. “Più che un viaggio”, così presenta il concerto la cantantessa che si occupa di musica popolare da una decina di anni” – questo incontro vorrebbe essere una passeggiata in punta di piedi tra i veri protagonisti della musica popolare, un modo di proporre e riproporre dal vivo gli artisti che più amo e che si esprimono in quest’ambito culturale e musicale, senza aver la pretesa di dire o aggiungere nulla alle loro note e alla loro arte.

La musica disegna una sua geografia, un po’ anarchica per noi, intessendo relazioni e tracciando percorsi che non ci aspetteremmo: ecco allora che molti artisti siciliani – prima tra tutti Rosa Balistreri – hanno trovato in Firenze la loro città adottiva, quella che ha saputo riconoscere e valorizzare meglio il loro valore artistico culturale. Ecco strumenti antichi – come il tamburo – attraversare diverse regioni acquisendo di volta in volta funzioni, usi e caratteristiche diverse. Ricordo con particolare emozione la partecipazione alla Notte della Taranta 2006, un evento costruito intorno alle più note canzoni di pizzica e taranta salentine, e vorrei provare a riproporre qualcosa dell’energia che mi ha travolta quella sera. Come anche mi affascina la specificità della musica tradizionale calabrese, stretta tra quella siciliana e quella campana eppure così diversa da loro. Non credo che la musica popolare si possa insegnare: è una questione di radici, di identità, di scale armoniche e di colori. Con questo incontro non spero quindi d’insegnar nulla, vorrei solo mostrare alcune realtà.

Ascoltare insieme a voi i miei maestri.” Straordinarie le carriere di alcuni dei protagonisti di stasera. Peppe Voltarelli, uno dei più originali innovatori della musica italiana degli ultimi anni, Targa Tenco 2010 con “Ultima notte a Mala Strana”, disco vincitore della come miglior album in dialetto, dopo la fondamentale esperienza nel “Parto delle Nuvole Pesanti”, ha conosciuto la piena affermazione con una bella carriera personale che lo ha porta ad effettuare concerti in tutto il mondo, in diversi Paesi d’Europa, in America e persino in Iraq.

L’etnomusicologo e musicista Ambrogio Sparagna è uno dei massimi esperti di musica popolare italiana. Fondatore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, docente universitario di etnomusicologia a Parigi, saggista e documentarista, Sparagna ha al suo attivo un’intensa attività concertistica internazionale, culminata nell’esperienza di Maestro Concertatore del Festival la Notte della Taranta dove, con la sua orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari, ha dato vita per tre anni di seguito a spettacoli straordinari, con decine e decine di migliaia di spettatori ed ospiti del calibro di Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Govanni Lindo Ferretti, Gianna Nannini, Carmen Consoli e tanti altri. Di grande spessore anche la presenza sul palco di Alfio Antico.

Eccezionale percussionista, Alfio ha alle spalle collaborazioni importantissime (da Fabrizio De Andrè a Vinicio Capossela, da Roberto De Simone a Eugenio Bennato) e una madrina indiscutibile come la Consoli che gli ha prodotto “Guten Morgen”, l’esordio discografico nella primavera di quest’anno. Con loro Puccio Castrogiovanni, Riccardo Tesi, e Francesco Barbaro per far vivere canzoni, suoni, tamburi e ritmi della danza, per raccontare in musica un viaggio dal Mediterraneo al cuore del Sud.

Nel corso della serata sarà assegnato anche Il Triceronte : un totem che riproduce la triplice iconizzazione di un rinoceronte, simbolo di solidità ed immanenza e allo stesso tempo di velocità e movimento. Questa l’immagine data al premio “Settembre al Borgo quarantuno” dall’artista Alberto Grant e che alla sua prima edizione sarà consegnato proprio a Carmen Consoli. Riconoscimento che il Festival “Settembre al Borgo – quarantuno” ha attribuito all’artista per l’impegno che sta profondendo nel recupero delle antiche tradizioni del canto popolare e per il lavoro di prospettiva e di continuità che sta dando al suo progetto in una logica di incontri, contaminazioni, “viaggi in punta di piedi nel cuore dell’identità musicale del nostro Paese”.

“Da quest’anno in poi – ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, che consegnerà il premio alla Consoli nello spettacolo del 6 settembre – consegneremo questo premio ad artisti che si sono particolarmente distinti in un’attività di recupero e valorizzazione della musica delle origini e delle identità. E’ un messaggio che parte da questa edizione di SETTEMBRE AL BORGO, che quest’anno si rivolge ad un pubblico molto vasto”.

Ma l’incontro tra Carmen Consoli e Casertavecchia continuerà con un filmato in onda nel prossimo autunno su RAI5 in seconda serata. Il progetto dal titolo Instant Movie è una collana che raccoglie le testimonianze di otto grandi personaggi dello spettacolo e della musica, ripresi in contesti ed eventi particolari. Video che ritraggono solitamente eventi unici, e per questo passati alla storia. Il progetto, ideato da Casimiro Lieto (anche Direttore Artistico della Rassegna 2011), ha una struttura a tre matrici: una parte dedicata interamente allo spettacolo sul palco, un’altra dedicata all’incontro con l’artista che riflette su temi generali come la filosofia ed il viaggio della carriera, ed un’ultima parte dedicata alle voci del luogo, ossia spazi, storie e tradizioni declinati attraverso sei voci del territorio.

Per l’occasione nel “nagra” di un fonico innammorato dei paesaggi sonori e girovago nel mondo finiranno i racconti di Rosanna Marziale, per la Caserta dei sensi e del buon vivere, Franco Mantovanelli, per quella delle radici e della tradizione, Alberto Grant, per la Caserta dei segni e delle identità, Alessandro Santulli, per la Caserta dell’aggregazione e dell’ambiente, Manuela Piancastelli, per quella dei suoi vitigni e della sua terra, Nello Zerillo, per la Caserta dell’accoglienza e del dialogo. La regia porterà la firma di Daniele Biggiero per un prodotto di sessanta minuti che inserisce Caserta tra le otto città selezionate per l’Instant Movie di Rai5. Oltre alla puntata dedicata a Caserta ed a Carmen Consoli, tra le altre città ci saranno Parma con Max Gazzè, Padova con Ennio Marchetto, Napoli con Giovanni Allevi, Bologna con Lucio Dalla, Torino con Eugenio Finardi, Calitri con Vinicio Capossela.

Nicola Di Santo


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