SALERNO – Giornata salernitana per il presidente della Camera Gianfranco Fini che in mattinata ha tenuto una serie di incontri istituzionali e in serata ha incontrato dirigenti, militanti e simpatizzanti di Futuro e Libertà per l’Italia al Grand Hotel.

Fini ha naturalmente parlato dell’ormai prossima tornata elettorale annunciando ” una lista trasparente, pulita e che chiami a raccolta le energie sane. E’ necessario coinvolgere i giovani e rispettare le parità di genere, affinchè ci siano più donne candidate e quindi più donne al potere. La politica è stata troppo incline a subite condizionamenti non onesti e non solo in Lombardia. Tutta l’Italia è stata infettata da questo atteggiamento”.

Il presidente ha anche sottolineato la necessità di approvare presto la legge anticorruzione: “Auspichiamo che già la prossima settimana si approvi la legge. Non capisco perchè un imprenditore debba presentare il certificato antimafia e per i politici non valga lo stesso discorso”.

Con la credibilità della politica ai minimi storici Fini ha dettato anche la sua ricetta per dare credibilità alla politica

“Per riprendere credibilità i partiti dovrebbero fare un patto tra loro per ragioni di opportunità, non candidando i condannati in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione, ma anche coloro i quali sono rinviati a giudizio per reati dove ipotizzano commistioni con la malavita organizzata”.

In mattinata Fini ha partecipato alla cerimonia di premiazione delle Toghe d’oro del Foro locale. “Il tema della giustizia non può esulare dalla necessità di programmare investimenti per garantire apparati e condizioni operative”. “E’ impensabile – ha aggiunto – che in un tribunale come questo, nel 2013, nell’epoca dunque dell’informatizzazione, si debbano ancora vedere armadietti in ferro nei corridoi in stile anni Cinquanta. Bisogna dotare gli apparati di strutture utili e indispensabili”. Il presidente della Corte di Appello di Salerno, Matteo Casale, ha parlato di “amministrazione della giustizia ferita a causa del decurtamento del distretto di Sala Consilina che è stato accorpato in quello di Potenza. Ci saranno – ipotizza Casale – gravi ripercussioni sugli utenti per via della lontananza e dei collegamenti insufficienti”. Il presidente Fini, in merito, ha spiegato che “se ci saranno ripensamenti su alcuni parametri e se ci si renderà conto, nei prossimi mesil che queste scelte hanno portato delle conseguenze negative, allora il Parlamento ne discuterà”. Secondo Fini, poi, i tempi dei processi devono essere “certi, affinchè si veda riconosciuto in tempi brevi il torto o la ragione. Credo lo vogliano sia i cittadini che la magistratura”.

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