AVERSA – “Cosiderato che le dimissioni di Navarra potrebbero essere frutto del clima medievale di caccia alle streghe e dello strumento delle veline giornalistiche avvelenate,  rispondenti quindi solo a futili motivi,  e visto che la Giunta  gli ha espresso fiducia rinnovandogli il contratto,  pochi giorni prima e cioè il 29/09/2012, dovremmo secondo il mio modesto parere e di tanti altri amministratori opporci  categoricamente alle dimissioni,  e invitarlo a prendere nuovamente servizio con la stessa abnegazione con la quale ha servito dignitosamente e senza macchia per tanti anni il comune di Aversa, affinché possa continuare speditamente il cammino della nostra Amministrazione e del buon governo messo in campo dal centro destra aversano”.

Gianpaolo Dello Vicario, capogruppo in consiglio comunale ad Aversa del Popolo della Libertà, va allo scontro frontale con il sindaco Giuseppe Sagliocco sulla questione dell’organizzazione del personale e sulle dimissioni dell’architetto Ciro Navarra da dirigente comunale. “Ad alcuni mesi – spiega Dello Vicario- dall’elezioni necessariamente dovremmo soffermarci e fare alcune considerazioni. La riorganizzazione del personale per gli obiettivi di maggiore efficienza ha avuto in questo scorcio di tempo un interpretazione a dir poco univoca; emerge una manifestazione di un potere inteso come potenza, dove un soggetto si serve della sua posizione per assoggettare gli altri al proprio volere, anche se questo non ancora ha contenuto. E’ così iniziato il balletto dei dipendenti che nel caso specifico nel comune di Aversa è diventato una tarantella . Prima l’architetto Nicola Menale destinato al cimitero, poi vista l’abbondanza di personale, la gentile concessione di distacco di Francesco Benadusi a Casaluce per poi proseguire con Gennaro Lampitiello ed ultima signora Paone spediti all’anagrafe”.

Dello Vicario esprime forti perplessità sulla nomina del dirigente della provincia Alessandro Diana: “Attraverso indiscrezioni giornalistiche ho appreso che a breve prenderà servizio al comune di Aversa  Alessandro Diana, eccellente ingegnere nonché dirigente della provincia di Caserta, e me ne rallegro non solo per le sue indubbie capacità ma perché finalmente inizieremo a  ripopolare un settore quasi del tutto evacuato. L’unica preoccupazione è che quest’ultimo verrebbe solo due pomeriggi alla settimana,  e, data la poca esperienza del territorio aversano, senza alcuna conoscenza delle tante attività complesse già gestite da chi lo ha preceduto,  questo potrebbe non bastare e non porre rimedio alla situazione sopra descritta, ponendo il nostro Comune in grande rischio di rallentare,  rischiando in tal modo la perdita dei finanziamenti, la mancata attuazione dei progetti riferiti al PIU Europa, la realizzazione del P.I.P., e,  l’avvio di importanti opere pubbliche inserite nel Piano Triennale delle OO.PP. 2012, piani urbanistici ecc.”

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