Le indagini della Polizia sono partite dalla targa di un’auto. A marzo scorso, ad Anzio, una donna fu aggredita da uno sconosciuto che, dopo averle strappato di dosso la collana, e’ salito su un’auto sulla quale lo aspettavano altre tre persone. La vittima fu soccorsa da un passante che prontamente annoto’ il numero di targa dell’auto.

Quando la signora ando’ in Commissariato, ad Anzio, a sporgere denuncia, gli uomini di Fabrizio Mancini avviarono le indagini alla ricerca degli autori. Dai controlli incrociati gli investigatori hanno ricostruito gli spostamenti dell’auto in questione nei giorni precedenti all’aggressione. In particolare hanno notato che l’utilitaria bianca era stata controllata sempre piu’ o meno nella stessa zona e che, soprattutto, a bordo c’erano sempre le stesse persone. Dunque gli investigatori, risaliti all’identita’ del conducente, lo hanno convocato per un confronto. Benche’ il fermato abbia tentato di allontanare i sospetti da se’, la sua ricostruzione non ha convinto i poliziotti, che alla fine hanno ricostruito l’intera vicenda. Alla fine l’uomo ha confessato le sue responsabilita’. Gli agenti hanno sequestrato l’auto, dove hanno ritrovato i documenti di un altro dei responsabili dell’aggressione, uno di quelli che nei vari controlli era stato trovato a bordo. Per D.N.A. e C.G., entrambi 20enni di Aprilia, sono scattate le manette con l’accusa di rapina. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e’ stata emessa dal Gip del Tribunale di Velletri d.ssa Isabella De Santis.

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