L’ex vicepresidente del Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo, è stato condannato a due anni e 8 mesi con rito abbreviato. Lo ha deciso il gup di Bari che ha condannato anche l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini a 4 anni e 3 mesi. La sentenza riguarda una delle inchieste sulla gestione della sanità in Puglia.

Il gup di Bari Alessandra Piliego, al termine del processo con rito abbreviato, ha invece assolto l’ex primario di Neurochirurgia del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, Antonio Montinaro, per il quale la pubblica accusa aveva chiesto la condanna a due anni e 8 mesi di reclusione. Per Frisullo la procura aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione; di quattro anni richiesta di pena per Tarantini. Gli altri due imputati che non avevano chiesto di essere giudicati con rito alternativo, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, sono stati rinviati a giudizio. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito. Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le sue società nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.

 

L’ex vicepresidente del Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo, e l’imprenditore Gianpaolo Tarantini sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di associazione per delinquere, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Sono invece stati assolti dal millantato credito e dalla corruzione ‘perche’ il fatto non sussisté. La differenza di pena decisa dal gup di Bari Alessandra Piliego per i due imputati (2 anni e otto mesi per Frisullo, 4 anni e tre mesi per Tarantini), accusati degli stessi reati, dipende dal fatto che solo all’ex vicepresidente della Regione Puglia il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche. Tarantini è stato inoltre interdetto per cinque anni. L’ex primario di neurochirurgia del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, Antonio Montinaro, è stato invece assolto da tutti i reati a lui contestati: dalla corruzione ‘perche’ il fatto non sussisté, e dalla turbativa d’asta ‘per non aver commesso il fatto’. Il processo per i due imputati rinviati a giudizio, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, comincerà il 7 marzo 2013 dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Bari.

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