In presenza di segnali di razzismo, l’arbitro provvede ad investire, tramite il quarto uomo, il Dirigente del servizio di ordine pubblico, ”unico responsabile della decisione di sospendere la gara”. Questa la procedura per lo stop alle gare in caso di episodi di razzismo decisa oggi dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive.

L’Osservatorio – alla riunione ha partecipato anche il direttore della Figc, Antonello Valentini – ha approvato all’unanimità una specifica determinazione, in quattro punti, dopo le polemiche seguite all’interruzione della partita Pro Patria-Milan.

– Procedure per la sospensione della gara. In presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il quarto uomo, il dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara. Analoga informazione potrà essere data dal rappresentante della Procura federale, se presente.

Lo stesso Dirigente del servizio, in presenza di espressioni di razzismo o intolleranza di particolare gravità, valuterà in ogni caso il non avvio o sospensione dell’incontro – anche a carattere temporaneo – per consentire la diffusione di messaggi di ammonimento per le tifoserie, attraverso i sistemi di amplificazione sonora presente negli stadi.

– Formazione del personale ed esercitazioni. Il Coordinatore del Gos – Gruppo Operativo Sicurezza, presente in ogni stadio, organizzerà periodiche esercitazioni finalizzate a testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia. La Figc, di concerto con le Leghe, si adopererà nelle attività di informazione e formazione sul tema, coinvolgendo gli Organismi federali competenti in materia ed i soggetti ritenuti sensibili (es. team-manager, capitani delle squadre, ecc.).

– Strategie di rigore. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza diramerà una specifica circolare, nella quale, nel quadro di norme già vigenti, saranno ribadite le procedure sopra indicate e le strategie di assoluta fermezza, finalizzate alla sistematica identificazione dei responsabili ed alla conseguente adozione di provvedimenti Daspo, collegati ai provvedimenti giudiziari emessi.

– Iniziative di carattere preventivo. A cura dell’Osservatorio saranno adottate campagne di prevenzione negli impianti, in collaborazione con l’Oscad – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. L’Osservatorio ha infine evidenziato come la stagione calcistica sia caratterizzata da “una ulteriore flessione degli episodi di violenza e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie”.

 

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