Fiat e Chrysler devono diventare una cosa sola e l’acquisizione della quota di Veba nella casa automobilistica Usa potrebbe avvenire prima della sua quotazione. Lo ha detto – secondo quanto riporta Bloomberg – l’a.d. di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne al salone del’auto di Detroit.
Poi Marchionne ha parlato del contenzioso con il sindacato UAW che tramite Veba controlla il 41,5% di Chrysler: il fondo “Veba non resterà azionista di Chrysler a lungo e non dovrebbe rimanerlo, ma loro devono fare il loro lavoro e vogliono monetizzare”. Sulla valutazione della quota Veba su cui Fiat intende esercitare l’opzione di acquisto, Marchionne ha aggiunto che “occorre trovare un benchmark. Dobbiamo trovare una soluzione. Il processo è in evoluzione”. “L’Ipo Chrysler è tecnicamente fattibile tra 9 mesi”, ha aggiunto Marchionne.
Gli operatori di Borsa promuovono l’ipotesi di un accordo da parte di Fiat, con una possibile joint venture al 50%, con la cinese Guangzhou Automobile Group per la produzione in Cina di modelli a marchio Jeep: il titolo del Lingotto è salito del 6,25% finale a 4,38 euro. L’intesa – secondo indiscrezioni di stampa – potrebbe essere ufficializzata a breve al salone di Detroit, con Piazza Affari che è invece rimasta abbastanza insensibile agli annunci di una completa integrazione di Fiat con Chrysler. Positiva anche la chiusura di Exor, il cui titolo è salito dello 0,89% a 20,4 euro. Male invece Industrial (-2,02% a 8,9).
“Vanno distinte due fasi diverse: una cosa è il governo Monti, che ho difeso e sostenuto a livello internazionale. Ho ritenuto fosse un dovere farlo come italiano. Ha salvato l’Italia, stabilizzando lo spread. Oggi non dico nulla: la parola agli elettori”. Lo ha detto l’ad di Fiat Chrysler, commentando la ‘salita in campo’ del premier. “Quando Monti è andato al governo – ha aggiunto Marchionne – circa 13, 14 mesi fa, sin da subito gli ho riconosciuto la grande capacità di rimettere in piedi un paese in un momento drammatico della sua storia. Ho difeso con tutte le mie forze quell’esperienza, continuo a farlo e lo farò sempre”.
“Poi però s’é aperta una fase, un processo diverso, in cui si confrontano programmi. E su questo la Fiat non ha nulla da dire”, afferma. Poi Marchionne commenta l’assenza di Montezemolo e di Passera dalle liste elettorali: “Candidarsi o meno sono scelte loro in cui io non entro. Io faccio il metalmeccanico”. “Dei giornali italiani leggo 6-8 pagine di politica. Siete voi che ne sapete molto io sono un pivello”.