Rispetto ad altri periodi in cui il peso delle tasse è stato molto alto, questo volta se non altro sono servite e non sono finite in un impalpabile calderone e l’Italia si è salvata dal fallimento”. Così il premier Mario Monti a Milano. “Negli ultimi giorni – ha proseguito Monti – sulle tasse molti hanno detto molte cose e noi stessi abbiamo detto tutto quello che dovevamo dire.

Abbiamo messo le tasse che ci ha lasciato il mio predecessore da mettere e quelle che servivano per evitare il fallimento e onorare gli impegni dell’Italia”. “Qualcuno si indispettisce perché chi ha dovuto mettere le tasse dovrebbe essere mummificato con quella connotazione per sempre agli occhi dell’opinione pubblica ma è chiaro che, se la situazione cambia, le cose possono cambiare”. Durante la legislatura che si sta per concludere “abbiamo constatato in materia di riforma del mercato del lavoro la disponibilità delle tre forze politiche a fare qualche passo avanti, ma non la disponibilità della sinistra e in parte di uno dei sindacati a fare altri passi in avanti che a me sarebbero sembrati nell’interesse dei lavoratori”. Lo ha detto il premier uscente Mario Monti nel corso di una conferenza stampa a Milano. Monti ha sottolineato quindi che “é nata l’idea di cercare di catturare la cooperazione di quelle forze che hanno dimostrato di essere a favore delle riforme”

 

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