POMIGLIANO D’ARCO – Saranno regolarmente retribuiti ma resteranno a casa i 19 operai della Fiom assunti in Fabbrica Italia Pomigliano lo scorso novembre su disposizione della corte d’appello di Roma. Lo si apprende da fonti sindacali, confermate dal Lingotto.
I 18 lavoratori (uno è in aspettativa per impegni elettorali, ndr), stamattina si sono recati in fabbrica per conoscere le proprie mansioni ma sono stati invitati, hanno spiegato le stesse tute blu, a tornare a casa perché al momento non è possibile ricollocarli. “Ci hanno consegnato la busta paga – hanno detto – e informati che ci faranno sapere. Noi pretendiamo una comunicazione scritta, ed abbiamo contestato all’azienda le modalità di mancata comunicazione preventiva”. I lavoratori sono rimasti all’interno dello stabilimento in attesa della comunicazione ufficiale.
La Fiom prepara una diffida contro Fiat per non aver consentito ai 19 iscritti assunti nello stabilimento di Pomigliano, di cominciare a lavorare. Lo annuncia il segretario generale Fiom di Napoli, Andrea Amendola, aggiungendo che sarà presentato anche un esposto in procura “per ulteriore discriminazione”. “Ai lavoratori – ha spiegato – è stato inibito di girare per lo stabilimento. Noi presentiamo una diffida per il comportamento aziendale che sarà consegnata anche alla procura”.