Ci abbiamo rimesso un paio di diottrie, ma alla fine siamo riusciti a disegnare un quadro (al momento) abbastanza attendibile di quelli che saranno i risultati delle elezioni politiche in Campania al Senato. Confrontando i sondaggi degli istituti Cise, Ispo, Ipr, Ipsos, Lorien, Euromedia e Quorum (dall’1 al 5 febbraio), abbiamo accorpato (rischiando di perdere una terza diottria) le percentuali dei voti dei partiti con la conseguente assegnazione dei seggi.
Al Senato, dove sono in palio 29 seggi, di cui 16 alla coalizione vincente. Se fino a qualche giorno fa, la Campania era considerata tra le Regioni in bilico, oggi i numeri dicono che la strada per la vittoria del centrosinistra è in discesa. Quindi la coalizione guidata da Bersani, stando ai sondaggi, si accaparrerebbe 16 senatori. Il centrosinistra infatti si dovrebbe attestare tra il 33,4 e il 35,9%.
Il primo partito risulta il Pd con una forbice che va dal 26,5 al 29,8% per cento. A ruota c’è Sel che viaggia tra il 4 e il 6 per cento. Il Centro democratico di Tabacci, che in Campania è più forte di altre Regioni, è dato tra lo 0,6 e l’1,1%.
E’ sotto la soglia del 30 per cento la coalizione di centrodestra. Il partito più penalizzato, sempre stando alle rilevazioni fatte negli ultimi giorni, è il Pdl, che paga lo scotto del “caso” Cosentino e del malcontento generalizzato tra le varie anime del partito. I berlusconiani vengono dati al 22,5 per cento (tra il 19 e il 24,4%).
Nel centrodestra salgono invece le quotazioni di Grande Sud. Il partito di Micciché, che ha rosicchiato voti al Pdl, si attesta attorno al 4 per cento. La Destra non va oltre 1,5%.
Veniamo alla lista Scelta Civica. Rispetto al dato nazionale, in Campania Monti non si allontana di molto dal 16%. Vola, in confronto con le altre Regioni, Rivoluzione Civile di Ingroia con una forbice che oscilla tra il 7,2 e il 9,3 per cento. E’ invece in controtendenza il Movimento cinque stelle che si dovrà accontentare di una percentuale che varia tra l’11 e il 13% (mentre sul piano nazionale è dato attorno al 15 per cento).
E se le percentuali dei partiti contano, ancora più importanti sono i seggi da assegnare alle varie forze politiche. Abbiamo già detto che su 29 posti disponibili il 55% spetterà (in base agli ultimi sondaggi) al centrosinistra, che porta in Parlamento 16 senatori. Ora cerchiamo di prospettare anche l’attribuzione dei seggi partito per partito (la quarta diottria è a forte rischio).
Il Pd fa man bassa con 14 seggi; i restanti 2 andrebbero a Sel, mentre il Psi resterebbe a bocca asciutta. Molto più complesso il calcolo per l’assegnazione dei senatori ai partiti delle coalizioni sconfitte (siamo temerari e mettiamo a dura prova anche la quinta diottria).
Stando alla nostra elaborazione dei sondaggi effettuati dagli istituti Cise, Ispo, Ipr, Ipsos, Lorien, Euromedia e Quorum, il Pdl porta a casa 5-6 senatori. Mentre un seggio lo conquista Grande Sud. Alla lista Monti ne andrebbero 3. A ruota i grillini con 2 seggi. Poi c’è l’incognita Ingroia. Se Rivoluzione civile supera l’8% si aggiudicherebbe 1-2 senatori; in caso contrario resterebbe a mani vuote. E ci sarebbero altri 2 seggi da assegnare. Al momento neanche Pitagora sarebbe in grado di stabilire quali saranno i partiti “fortunati”.
Un’altra diottria ce la giochiamo indicando anche i probabili eletti al Senato in Campania (abbiamo scremato capilista o candidati che opteranno per altre Regioni).
PD: Rosaria Capacchione, Sergio Zavoli, Vincenzo Cuomo, Angelica Saggese, Pasquale Sollo, Lucia Esposito, Teresa Armato, Vincenzo De Luca, Mauro Del Vecchio, Antonio Amato, Rosanna Lamberti, Luciana Pedoto, Elisabetta Gambardella, Ada Renzi.
Tra i primi dei non eletti nel Pd figurano Giuseppe Russo (Napoli) e Dario Abbate (Caserta), i quali hanno ottime chance di varcare la porta di Palazzo Madama sia perché per il Pd potrebbe scattare un altro seggio, sia perché qualcuno degli eletti potrebbe essere chiamato a un ruolo di governo (sottosegretario) e quindi potrebbe dimettersi da parlamentare.
SEL: Peppe De Cristofaro, Dino di Palma
PDL: Nitto Palma, Alessandra Mussolini, Giuseppe Esposito, Cosimo Sibilia, Luigi Compagna, Vincenzo D’Anna
GRANDE SUD: Salvatore Ronghi
SCELTA CIVICA: Lucio Romano, Mario Giro, Nunzio Francesco Testa
MOVIMENTO 5 STELLE: Sergio Puglia, Andrea Cioffi
RIVOLUZIONE CIVILE: Sergio D’Angelo, Piergiovanni Alleva
Questi vincitori e vinti previsti dai sondaggi. Ma la vera gara si gioca nelle urne.
Mario De Michele