Due sciarpe e una bandiera azzurre sulla bara, tanti applausi, una chiesa affollata da gente semplice, amici, ex calciatori, colleghi commossi per l’ultimo saluto oggi al giornalista Carlo Iuliano, 71 anni, una vita dedicata al Calcio Napoli e all’ANSA, scomparso ieri mattina dopo una breve malattia.
Ad Anna, moglie di Iuliano, e alle figlie Milena (con Laura) e Raffaella, si e’ rivolto don Vittorio, sacerdote della chiesa dei Padri Pallottini, il quale ha esortato ad avere speranza pur nel momento di forte dolore per una persona buona e capace di catalizzare affetti e stima. Rotta dall’emozione anche la voce dell’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, con il quale Iuliano collaboro’ per decenni legando il suo nome ai due scudetti del club e a Diego Armando Maradona: ”Sono disperato – ha detto Ferlaino in un brevissimo ricordo – se ne va un pezzo della mia vita…”. E altrettanto commosso Luciano Moggi, ex ds del club azzurro, che ha avuto solo la forza di ricordare la frase celebre di ‘Carletto’: ”Per l’anima mia’, cosi’ diceva, e oggi se ne e’ andato”. Ricordi e testimonianze che si sono alternate al termine della funzione religiosa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Walter Novellino, Gigi Pavarese, Faustino Cane’, Pino Taglialatela, Gianni Improta, Vincenzo Montefusco, Antonio Juliano, Pasquale Casale, il massaggiatore Salvatore Carmando, l’ex arbitro Massimo De Santis e tanti altri. Per il Calcio Napoli erano presenti l’addetto stampa, Guido Baldari, ed il segretario del club, Alberto Vallefuoco. La figlia Raffaella, nel ringraziare ”tutti per la partecipazione ma in particolare Luciano Moggi”, ha ricordato le doti del padre, ”un uomo buono che mi ha insegnato tutto e col quale ero in simbiosi. Continuera’ a stare con me e la mia famiglia”.