Dopo il boom del debutto, il Festival concede il bis a colpi di auditel: la media ponderata degli ascolti della seconda serata e’ di 11 milioni e 330 mila spettatori, per uno share del 42.09%. In diminuzione fisiologica rispetto alla prima serata, molto meglio dello scorso anno quando il calo fu di dieci punti.

”Il miglior risultato dal 2005”, twitta felice il direttore di Rai Uno Giancarlo Leone. La formula non e’ magica ma dunque funziona. Questa volta ha premiato la scelta di uno show leggero: conduzione ridotta all’essenziale, solita infornata di ospiti ma con interventi asciugati nel minutaggio, tanta tanta musica. La gara non emoziona per la mancanza dell’eliminazione ma piace e la scelta della doppia canzone, ancora una volta, ha lasciato liberi gli artisti di dare sfogo anche alla creativita’. Uno per tutti, il mini show di Elio e le storie tese. Il caos e le polemiche della pur premiata serata d’apertura sono lontani, sommersi dai numeri che testimoniano il successo. Si va dunque avanti con lo spettacolo, che stasera proporra’ una sola piccola novita’ nella formula: non piu’ due canzoni a testa per ognuno dei 14 big, che si esibiranno solo col brano superstite, giudicato stavolta esclusivamente dal pubblico da casa col televoto. Gara anche per altri quattro giovani: Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Ilaria Porceddu e Paolo Simoni. Due saranno eliminati, due raggiungeranno nella finale di domani Renzo Rubino e i Blastema. Gli ospiti: musica con Antony & The Johnsons e sport con Roberto Baggio. Mentre per l’ultima tappa del cammino verso la serata di domani, Sanremo story, spazio a un pezzo della storia del Festival, Al Bano.

 

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