MADDALONI – A 24 ore dall’omicidio della 62enne Agnese Maria Coscia, uccisa con oltre 30 coltellate nella notte tra giovedì e venerdì nella sua abitazione di Maddaloni (Caserta), sembra perder peso la pista della rapina finita in tragedia così come ipotizzato nell’immediatezza del fatto.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta stanno valutando infatti attentamente la posizione del figlio della donna, il 26enne Manlio Spagnuolo, che era in casa durante l’episodio; al momento il giovane non è iscritto nel registro degli indagati nell’ambito del fascicolo aperto dal pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Silvio Marco Guarriello per omicidio volontario, ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti. Spagnuolo ha raccontato che tre malviventi si sarebbero introdotti nottetempo nell’abitazione armati di un coltello, che lui avrebbe tentato di opporre resistenza finendo poi per essere bloccato e legato prima che i tre si sono accanissero sulla madre nel salone di casa. Il giovane, ancora legato, sarebbe poi riuscito ad uscire sul pianerottolo dello stabile e ad avvisare i vicini che poi avrebbero chiamato il 113. Per tutta la giornata di ieri i poliziotti coordinati dal vice-questore aggiunto Alessandro Tocco hanno cercato riscontri al racconto ma del passaggio dei rapinatori non sarebbe stata trovata traccia; nessun segno di effrazione sulla porta d’ingresso e sulle finestre, nessun ammanco dall’abitazione, mentre tra gli altri inquilini ascoltati nessuno avrebbe udito rumori particolari provenire dall’appartamento della Coscia. I parenti della donna non avrebbero però riferito di dissapori tra madre e figlio, anzi di un rapporto divenuto ancora più stretto dopo l’incidente stradale occorso a Manlio che l’aveva fatto finire in coma per alcuni mesi. Una cognata della 62enne giunta in mattinata da Roma ha raccontato che la Coscia, ex dipendente dell’ufficio agricoltura della Regione, spesso era preoccupata perché il figlio non voleva mangiare, ribadendo però che i due andavano d’accordo, tanto che il giovane aveva conseguito la laurea triennale in economia aziendale e stava continuando gli studi.”Come farà ora Manlio senza la madre?” si domandava commossa la parente. Riscontri importanti potranno comunque arrivare dagli accertamenti sulle numerose tracce biologiche raccolte dal corpo della vittima e nell’abitazione dagli agenti della Scientifica.