”Poche, brevi ore prima della mia partenza per Roma”: il cardinale Roger Mahony, 77 anni, ex arcivescovo di Los Angeles, sceglie Twitter per confermare che lui al Conclave per l’elezione del nuovo Papa ci sara’. Con buona pace delle proteste di chi gli ha chiesto a gran voce di ”restare a casa”, di fare un passo indietro dopo il coinvolgimento in alcuni dei casi di pedofilia che hanno sconvolto la Chiesa cattolica americana.
Poche ore, dunque, prima di prendere il volo che lo portera’ in Italia. Poche, ma estremamente difficili. Sicuramente le piu’ travagliate per il porporato che per la prima volta e’ stato ascoltato sotto giuramento su quelle vicende che gli sono costate due anni fa il posto di arcivescovo. L’accusa e’ di aver coperto almeno 129 casi di abuso su minori compiuti nella sua diocesi negli anni ’80, nascondendo i responsabili alle autorita’ e aiutando i sacerdoti coinvolti. Spesso incoraggiandoli a rimanere fuori dai confini della California o degli Stati Uniti per sfuggire ad azioni penali nei loro confronti.
Nulla e’ finora trapelato sui contenuti della deposizione, durata circa quattro ore. Mahony – racconta il legale di una delle vittime – e’ apparso ”apparentemente calmo e imperturbabile” nel rispondere alle domande degli avvocati. Domande, come si era concordato, ”senza limiti di temi”, su almeno una ventina di casi di abusi. Come quello di un sacerdote messicano che avrebbe abusato di decine di minori. Lontano dai riflettori delle telecamere e dai microfoni dei giornalisti, e’ facile pensare che il cardinale piu’ discusso d’America abbia ribadito che lui no, non ci sta a fare da ‘capro espiatorio’.
E di aver subito un’umiliazione enorme quando, in seguito al corposo dossier che ha svelato al mondo lo scandalo dei preti pedofili che ha travolto la diocesi di Los Angeles, e’ stato allontanato dal suo incarico. Sostituito dall’attuale arcivescovo Jose’ Gomez, che si rese protagonista di una durissima reprimenda nei suoi confronti, definendo le vicende emerse dai documenti ”brutali e dolorose”. Il cardinale nell’occhio del ciclone appare comunque tranquillo, nonostante tutto.
Sempre su Twitter Mahony promette ‘cinguettii’ anche da Roma, ma – spiega – chiaramente non durante il Conclave. Intanto, davanti alla parrocchia di Los Angeles dove risiede proseguono le proteste, con gli attivisti di Catholic United che intendono consegnargli ben novemila firme di fedeli che hanno aderito all’appello perche’ non parta per il Vaticano. E ”un senso di rabbia, di tradimento e di confusione” – scrive il New York Times – pervade anche molti dei vecchi fedelissimi sostenitori di Mahony che si sono ritrovati al Religious Education Congress, il piu’ grande raduno annuale della Chiesa Cattolica americana che si svolge in California. Congresso di cui Mahony e’ sempre stata una star, mentre quest’anno il workshop a cui doveva partecipare e’ stato cancellato.