“Non siamo contrari a un “governo del presidente” che però “é tale se appoggiato almeno dalle tre principali forze politiche: Pd, Movimento 5 Stelle, Pdl. In caso contrario si tratterebbe di un’altra cosa”. Lo afferma al Corriere della Sera Matteo Orfini del Pd, che spiega: “Sarebbe un governo di ‘larghe intese’, un ‘governissimo’, da noi reiteratamente escluso”.
Il “problema chiave”, per Orfini, non è se questo esecutivo debba essere guidato da un tecnico eo da un politico, “questo governo – ribadisce – sarebbe caratterizzato dalla sua maggioranza, che dovrebbe contenere le tre forze politiche con il maggior numero di voti alle elezioni di un mese fa”. “Supporteremo – aggiunge – qualunque decisione del presidente della Repubblica, a parte quelle da noi esplicitamente escluse, come il ‘governissimo’”. “Se alcune forze politiche continueranno ad essere irragionevoli, a partire dal Movimento di Grillo – osserva Orfini – pagheranno un prezzo altissimo. Grillo con questa politica bizzarra delle mezze frasi, delle smentite quotidiane comincia a ricordare molto la Prima Repubblica”. Alla domanda se siano possibili altri candidati Pd nella guida del governo, Orfini replica: “Nella situazione attuale mi pare difficile. Bersani finora ha saputo interpretare al meglio il dialogo sulle riforme e il cambiamento”. Se il “governo del presidente” non si realizza, “i margini per una soluzione – spiega – sono diventati comunque molto stretti. Le elezioni sono uno scenario pericolosamente vicino”.