SANT’ARPINO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera con cui Eugenio Di Santo, sindaco di Sant’Arpino, ha spiegato ai suoi concittadini le ragioni che lo hanno spinto a disertare l’incontro promosso da Pd e Sel durante il quale si sarebbe dovuto svolgere un confronto con Francesco Capone, candidato sindaco di Sant’Arpino Libera@Democratica”.
Cari concittadini,
in seguito agli eventi delle ultime ore, ritengo doveroso rivolgermi direttamente a Voi e, per onor del vero, raccontare tutto quanto è avvenuto riguardo al presunto confronto che il mio avversario candidato a sindaco chiede ripetutamente.
Questo fatidico confronto sarebbe dovuto avvenire, secondo quanto pubblicizzato e divulgato da GD Giovani Democratici e Sinistra Ecologia e Libertà, oggi 25 aprile in occasione dell’iniziativa da loro organizzata.
In data 15 aprile ho fatto sapere con un comunicato che il tutto è stato predisposto senza che io sia stato nemmeno interpellato. Non sono mai stato contattato per chiedere la mia disponibilità in quella data nè messo al corrente di questa intenzione.
Quando i responsabili dei due movimenti organizzatori mi hanno informato era già praticamente tutto deciso e gli inviti erano già stati inviati.
E nonostante io avessi loro comunicato che in quella data ero già impegnato nella tradizionale cerimonia di celebrazione del 25 aprile, hanno continuato a pubblicizzare e invitare persone ad un confronto che già sapevano non sarebbe avvenuto.
In più in quella occasione avevo aggiunto che, qualora ci fosse stato un confronto con gli altri candidati in un’occasione pubblica, questo sicuramente non sarebbe avvenuto nell’ambito di un’iniziativa realizzata da un partito o da un’associazione legati a uno dei due candidati.
E i fatti mi hanno dato ragione!
Ho scoperto che, in data 14 aprile, quindi prima ancora che io rendessi pubblica la mia assenza ad un confronto predisposto senza interpellarmi, sulla pagina facebook della coalizione che sostiene il mio avversario, il signor Davide D’Elia (cognato di Giuseppe Savoia) organizzatore dell’ipotetico confronto che nelle loro parole sarebbe il sale della democrazia, scrive testualmente, riferendosi al sottoscritto “Senza dimenticare la sentenza di luglio… Mi piacerebbe vederlo al fresco!!”.
E questo è il personaggio che ha organizzato il tanto declamato confronto!
Ma quale confronto?
Il confronto, cari concittadini, quello vero, è solo con Voi e solo con persone corrette, oneste e perbene e non con chi scrive e parla spinto solo da odio, rancore e invidia.
Tutto il resto è solo propaganda squallida e scorretta!
I fatti parlano e le parole se le porta il vento!