Amanda Knox si confessa alla Cbs e rivela di essere stata “molestata da un alto funzionario del carcere” di Perugia. Correggendo così in parte il bersaglio della sua denuncia di due giorni fa, quando disse di aver subito molestie psicologiche da una guardia carceraria.
In una intervista che sarà trasmessa questa sera dalla tv Usa nel corso del programma ’48 Hours Mistery’, la ragazza americana assolta in appello per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher sostiene che ad importunarla fu un alto funzionario del penitenziario. “Mi convocò da sola nel suo ufficio di notte per parlare di sesso”, scrive Amanda in una lettera indirizzata alla Cbs. “Amanda – si legge in una anticipazione della tv Usa – alla fine arrivò a credere che il vero motivo della convocazione del funzianario era quello di intimidirla e provocarla facendole dire qualcosa che avrebbe sostenuto la tesi dell’accusa, e cioé che lei era in realtà una ninfomane e un’assassina”. “Era fissato sul sesso, voleva sapere con chi l’avevo fatto, se mi era piaciuto, se mi sarebbe piaciuto farlo con lui. Mi sono resa conto che mi stava sottoponendo ad un test per capire come avrei reagito”, ha scritto Amanda.