Lo straniero fermato stamani a Milano, dai carabinieri, dopo aver aggredito tre uomini a picconate, uno dei quali – un 40enne che era stato ricoverato in condizioni disperate nella clinica Città Studi – è poi deceduto, è Mada K., un giovane ghanese irregolare e con precedenti. Era stato foto-segnalato nel 2011, in Puglia, e intimato all’ espulsione.

Secondo indiscrezioni, successivamente sarebbe stato identificato durante un normale controllo circa un mese fa anche a Milano. Secondo quanto riferito dai carabinieri a essere stati aggrediti, tutti per strada, casualmente, in quello che appare come un gesto folle, sono stati un uomo di 40 anni, poi deceduto, colpito da una picconata alla testa in piazza Belloveso, un 64enne ferito anch’egli al capo, e un 21enne, colpito più volte alla schiena, forse mentre cercava di scappare. Il primo era stato ricoverato in condizioni disperate alla clinica Città Studi, il secondo, dopo essere stato rianimato, in codice rosso al Policlinico, e il terzo, il meno grave ma anch’egli in codice rosso, a Niguarda.

Il 118 ha ricevuto le chiamate di soccorso, a breve distanza l’una dall’altra, tra le 6.30 e le 6.35. Il tragico episodio è accaduto poco dopo le 6.30 del mattino in un quartiere periferico di Milano quando l’aggressore ha cominciato a colpire i passanti, per fortuna rari, trovati in strada a quell’ora ferendone tre rispettivamente in piazza Belloveso, in via Adriatico e in via Monterotondo. Mada ‘Adam’ Kabobo, il ghanese irregolare e senza fissa dimora di 21 anni che stamani, a Milano, ha ferito tre persone (una delle quali poi è deceduta) ha infierito sulle vittime con folle ferocia. Il particolare è emerso dalle testimonianze raccolte dai carabinieri intervenuti sul posto, che lo hanno immobilizzato e fermato.

L’uomo, irregolare e con precedenti, che era in evidente stato di alterazione, ha agito in modo seriale, ferendo gravemente i tre passanti in tre strade limitrofe in appena 10 minuti. Su almeno due delle tre ha agito colpendo con ferocia, anche dopo che le sue vittime erano riverse a terra. In particolare, nel caso dell’uomo ferito in piazza Belloveso (poi deceduto in ospedale) ha infierito con quattro colpi alla testa, che hanno causato la rottura della teca cranica, e un colpo all’addome. Il ferito più giovane, aggredito in via Monte Rotondo, è stato colpito tra spalle, collo e testa. Anch’egli versa in condizioni gravissime. Prima di allontanarsi l’omicida ha portato via cellulari e portafogli, ma secondo gli investigatori è poco probabile che una tale violenza si possa inquadrare con un movente legato alla semplice rapina.

 

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