Il ministero degli esteri russi ha dichiarato ‘persona non grata’ il diplomatico-agente Cia smascherato dai servizi segreti russi e ha chiesto il suo rimpatrio al più presto. La scoperta di un ‘classico arsenale spionistico” nonché di una grossa somma di denaro non smaschera solo un agente straniero colto in flagrante ma solleva ‘questioni serie” per gli Usa: lo dice il ministero degli esteri russo, definendo l’individuazione di un agente della Cia una “azione provocatoria nello spirito della guerra fredda”.

“Mentre i presidenti dei nostri Paesi hanno confermato la disponibilità ad allargare la cooperazione bilaterale anche tra servizi segreti nella lotta al terrorismo internazionale, tali azioni provocatorie nello spirito della guerra fredda non favoriscono il rafforzamento della fiducia reciproca”, scrive il ministero degli esteri russo.

 

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