NAPOLI – Il direttore del marketing della Mostra d’Oltremare, Carlo Cigliano, la compagna ed il fratello di quest’ultima sono stati messi agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza con le accuse di associazione per delinquere, peculato, induzione indebita, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.
I tre, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero dirottato numerosi appalti della Mostra d’Oltremare spa (società a capitale pubblico partecipata da Regione, Provincia, Comune e Camera di Commercio) verso aziende di amici o riconducibili a loro stessi. Gli appalti riguardano servizi di ideazione grafica, stampa e pubblicità di eventi di rilievo, tra cui Fiera della casa, Parchinmostra, Nauticsud e Accampamento della pace. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal sostituto Giancarlo Novelli, è stata avviata nel 2011 e ha consentito di accertare che Cigliano, “violando i doveri derivanti dalla sua funzione di pubblico ufficiale – è scritto in una nota a firma del procuratore aggiunto – ha nel tempo assicurato alla sua compagna ed al fratello di lei cospicui vantaggi economici connessi all’esecuzione dei servizi/forniture rese all’Ente Mostra”.
direttore del Marketing, inoltre, “forte del ruolo svolto in seno alla Mostra, si era spinto persino ad imporre agli organizzatori di noti eventi fieristici il ricorso ai servizi resi dalle aziende riconducibili alla compagna”. E’ emerso inoltre che alcuni servizi formalmente affidati a società estranee agli indagati erano stati in realtà “dirottati” verso aziende a loro riconducibili. In un caso, infine, i tre sarebbero riusciti a falsare una gara grazie ad offerte fasulle e a ditte compiacenti, aggiudicandosi essi stessi l’appalto.Un dipendente della Mostra d’Oltremare che aveva presentato un esposto contro la gestione degli appalti dell’Ente e il comportamento del direttore del Marketing, a suo avviso illecito, ricevette prima una contestazione disciplinare e successivamente fu licenziato: emerge dall’ordinanza di custodia cautelare notificata oggi al dirigente della Mostra, Carlo Cigliano, alla sua compagna, Giosy Camardella, e al fratello di quest’ultima, Fabio. L’ingegner Giovanni Graziano provò ad opporsi ai sistemi di Cigliano, ma, sottolinea il gip Isabella Iaselli, pagò un prezzo molto alto.
A tutti gli operatori del settore fieristico era noto che per gli appalti della Mostra d’Oltremare “si procedeva con favoritismi palesi”: lo scrive il gip Isabella Iaselli nell’ordinanza di custodia cautelare notificata oggi al direttore del Marketing, Carlo Cigliano, alla sua compagna, Giosy Camardella, e al fratello di quest’ultima, Fabio. “Le indagini – scrive il giudice – hanno rivelato la gravità delle condotte ascritte agli indagati, per la estrema spregiudicatezza dimostrata, la reiterazione degli illeciti nel tempo senza alcuna preoccupazione per controlli amministrativi, il danno complessivo consistente cagionato alla Mostra d’Oltremare, sia sotto il profilo economico sia come danno d’immagine, essendo noto a tutti gli operatori del settore che si procedeva con favoritismi palesi”.