Viveva a Sori, vicino a Portofino, ed e’ morto a Saint Tropez, luoghi simbolo della dolce vita anni ’60 e ’70, Gigi Rizzi, attore e imprenditore ma soprattutto play boy, diventato famoso per la sua storia d’amore con Brigitte Bardot.
E’ stato colpito da un malore domenica sera, a 69 anni, mentre era a casa di amici sulla Costa Azzurra. Sono stati chiamati i soccorsi, ci sono stati tentativi per rianimarlo ma non c’e’ stato nulla da fare, l’ex playboy e’ morto tra le braccia della moglie Dolores Mayol. La notizia e’ rimbalzata subito nel mondo del jet set che Gigi Rizzi aveva frequentato assiduamente spostandosi tra la Riviera Ligure, la Costa Azzurra e i quartieri alla moda di Milano e Roma. Piacentino di nascita, era cresciuto a Nervi (Genova), e sulla Riviera ligure, tra Santa Margherita e Portofino, aveva iniziato la ‘carriera’ di play boy amando alcune delle piu’ belle e ricche donne italiane e straniere. La vicina Costa Azzurra lo accolse con simpatia. Le foto in bianco e nero lo immortalano nei locali alla moda abbracciato a cantanti e attrici, o a poco conosciute bellezze dell’alta societa’. Attraente, lo sguardo allegro e sfrontato, Gigi Rizzi sali’ alla ribalta mondiale con il flirt con Brigitte Bardot, nel 1968. Erano gli anni ruggenti di Saint Tropez, la Costa Azzurra era sotto i riflettori e le foto di Gigi e BB che camminano a piedi scalzi, sorridenti e innamorati, lungo le stradine della localita’ francese, girarono il mondo. Da imprenditore lungimirante apri’ le prime discoteche in Italia, il Number One di Milano, zona Brera, e quello di Roma, vicino a via Veneto. Firmo’ anche una linea di abbigliamento sportivo. La fama e il bell’aspetto lo fecero diventare anche attore. Nel 1969 fece la prima comparsa nel film ‘La donna invisibile’, di Paolo Spinola, poi ebbe parti in ‘La morte risale a ieri sera’ (1970) di Duccio Tessari, ‘Roma bene’ (1971) di Carlo Lizzani, ‘Ettore lo fusto’ (1972) di Enzo G. Castellari. Ultima prova in ‘L’occhio nel labirinto’ (1972) di Mario Caiano. A meta’ anni Settanta lascio’ tutto e si trasferi’ in Argentina dove allesti’ una azienda agricola. Gigi Rizzi ha ricordato la sua vita nel libro autobiografico, curato da Giangiacomo Schiavi, dal titolo ‘Io, BB e l’altro ’68’.