“A settembre abbiamo il diritto di rientrare e metteremo in campo tutto quello che potremo fare perchè venga rispettato, anche le vie legali”. Lo dice il leader della Fiom, Maurizio Landini, dopo l’incontro con Fiat che, secondo quanto riferito dal sindacato, si rifiuterebbe di applicare la sentenza della Corte costituzionale.
Quello tra Fiom e Fiat, che avrebbe indicato al sindacato l’intenzione di non applicare la recente sentenza della Corte costituzionale, “è un problema politico a tutto tondo, perchè dovrebbe essere il governo a far rispettare principi costituzionali”. Aggiunge Landini, che chiede un tavolo governo-parti sociali anche di fronte alle prospettive per gli stabilimenti italiani. “Di Cassino non si sa il futuro, sugli investimenti non abbiamo certezze, c’è il rischio che gli stabilimenti chiudano perche’ non abbiamo mai visto stabilimenti che restano aperti senza produrre auto”.
Dopo l’incontro di oggi tra il Lingotto e la Fiom “Fiat non è stata disponibile a fissare nessun nuovo incontro”. Nuova battaglia legale. Chissà se la costituzione riuscirà ad essere applicata dietro i cancelli degli stabilimenti Fiat