BENEVENTO – La notizia che il Centro Sportivo Polivalente di contrada Avellola, da ben quattro anni in completo abbandono, presto ritornerà all’antico splendore ha acceso la speranza dei beneventani di ospitare qui una sorta di distaccamento del Centro tecnico di Coverciano.

 

Diciamo la verità, almeno per ora, non c’è nulla di sicuro. Di concreto c’è però che presso questa bellissima struttura sono in corso ciclopici lavori di bonifica, che nella prima fase interesseranno l’intera area con recinzione esterna e sistemazione varia e successivamente ulteriori recinzioni al rettangolo di gioco con servizi e strutture come sala riunioni, centro medico, docce.

 

Dopo quattro anni di totale abbandono tutto o quasi tutto è andato in rovina. Senza dire degli atti vandalici e delle ruberie, persino dei fili elettrici e addirittura di larghi pezzi della rete di recinzione al rettangolo di gioco “orso grill” in ferro zincato.

La “rinascita” è resa possibile grazie alla sensibilità della Federcalcio srl e della FIGC  con il presidente federale Giancarlo Abete che da tempo hanno preso a cuore l’intera vicenda.

Ora tutto è nelle solide mani del dirigente federale dott. Gino Miele, delegato all’uopo dalla Federcalcio srl, supervisore ai lavori di bonifica dopo che l’intera struttura è stata restituita dal Comune alla Federcalcio perché non aveva i fondi per una adeguata gestione.

I lavori in corso sono abbastanza complessi ed onerosi, ma viene fornita ogni assicurazione che saranno portati a termine e quei sedicimila metri quadri non avranno nulla da invidiare ad altre strutture similari del nostro Paese.

Ma per veder realizzato il “sogno”, che tutto questo possa essere un punto di riferimento nel Sud del calcio locale e nazionale, sarà indispensabile un rinnovato impegno dell’amato presidente Giancarlo Abete che, ne siamo certi, non mancherà.

I lavori in corso sono eseguiti dalla ditta Rillo costruzioni il cui titolare comm. Andrea è un noto sportivo.

La stessa ditta aveva già realizzato due lati della recinzione esterna per una lunghezza di circa 180 metri lineari in cemento armato a titolo di permuta immobiliare perché confinante con terreni di sua proprietà.

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