Sono stati i bambini a prendere l’iniziativa. Avrebbe tentato di giustificarsi cosi’, di fronte agli agenti, un impiegato in pensione di 63 anni, indagato a Bologna per violenza sessuale pluriaggravata e continuata in danno dei due minori, fratello e sorella di 8 e 9 anni.
La brutta storia di molestie, avvenuta in un paese della provincia, e’ stata scoperta dalla polizia, dopo alcuni mesi di indagini curate dal nucleo della squadra Mobile specializzato nella tutela dei minori. L’uomo, che era incensurato, per il momento non e’ finito in manette (l’arresto non e’ piu’ obbligatorio quando il caso consente di applicare misure alternative). Il Pm Augusto Borghini aveva chiesto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime, mentre il Gip Alberto Ziroldi ha disposto la misura cautelare, piu’ pesante, del divieto di dimora nel comune teatro dei fatti. La segnalazione alla questura e’ stata fatta la primavera scorsa dai genitori, che avevano notato un cambiamento evidente nei figli. In breve i bambini hanno confidato che il vicino di casa, al quale qualche volta erano stati affidati per brevi periodi quando madre e padre erano impegnati, aveva abusato di loro. Con l’uomo infatti, che e’ stato sposato e ha a sua volta dei figli, pare ci fosse un ottimo rapporto di fiducia e collaborazione. Le indagini hanno fornito ‘riscontri oggettivi’ alle dichiarazioni rese dalle due giovani vittime, ascoltate con l’assistenza di uno psicoterapeuta infantile che ha seguito il caso insieme ai poliziotti. Gli investigatori hanno ricostruito almeno tre episodi di palpeggiamenti, sia ricevuti che fatti dai bimbi al pensionato, a partire dall’estate scorsa. Il quadro indiziario ha portato, ieri, alla notifica del provvedimento a carico del 63enne, che ha gia’ cambiato casa. A quanto si e’ appreso avrebbe tentato una ‘maldestra giustificazione’, attribuendo ai due bimbi una sorta di ‘collaborazione’ negli episodi, che ha in parte ammesso. L’uomo viene tenuto sotto controllo dalla polizia nella sua nuova residenza, e sono in corso ulteriori indagini per accertare eventuali molestie anche ad altri minori.