BARONISSI. Laboratori ed ippoterapia nell’ex villa del boss. Un altro bene confiscato alla camorra rinasce a nuova vita. Dopo l’appartamento di Acquamela convertito in casa-rifugio per donne violentate (centro d’accoglienza Alessia) e sede dell’Accademia comunale dello Spettacolo, un’altra fortezza di Antonio Forte, ex boss affiliato alla Nco, quella di Antessano, viene affidata a due associazioni del territorio vincitrici del bando di assegnazione- “All’Arrembaggio” e “Un cuore a cavallo”- impegnate in attività culturali e sociali soprattutto per fasce disagiate e disabili.
L’appartamento di Antessano, una villetta su tre piani di colore rosa in via Quaranta, verrà a breve arredato e consegnato alle due associazioni che avranno modo di avviare laboratori e progetti legati in particolar modo al recupero di ragazzi affetti da disabilità fisica o psichica. Con il decreto dirigenziale della Regione Campania n.91, Baronissi è stata ammessa ai finanziamenti per un valore complessivo di 250mila euro relativi ai progetti di confisca e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità.
«Malgrado nell’ultimo censimento condotto dall’agenzia nazionale dei Beni Confiscati emerga una disparità palese fra le proprietà confiscate e l’effettivo riutilizzo delle stesse, Baronissi porta a compimento l’iter di assegnazione del secondo appartamento», sottolinea Carmen Roma, assessore alle Politiche Sociali.
Una tempistica ed un’efficacia amministrativa confermata dalla stessa Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla criminalità, che attraverso uno dei suoi componenti, Angelo Zampelli, ha evidenziato «le buone pratiche di Baronissi relativamente al buon utilizzo dei beni confiscati».
«Ricordo la fermata della Carovana antimafia lo scorso anno proprio nel piazzale dell’appartamento di Acquamela, il primo assegnato all’Accademia dello Spettacolo – dichiara il sindaco Giovanni Moscatiello – e la festa con i ragazzi delle scuole. Fu un segno di grande apprezzamento e la scelta d’inserire Baronissi fra le tappe del loro viaggio lungo lo stivale ha rappresentato per noi un riconoscimento importante per il lavoro svolto. Siamo un Comune che ha un Comitato per la Legalità autonomo e indipendente con il quale lavoriamo da anni soprattutto nelle scuole – prosegue – e proprio con gli studenti abbiamo avuto modo di incontrare lo scrittore Antonio Nicaso che ha presentato il suo “La mafia spiegata ai ragazzi”».