“Letta deve sapere che il suo esecutivo ora e’ incentrato sul Pd. Ha cambiato forma, le larghe intese orginarie non ci sono piu'”. Lo dice in una intervista alla Repubblica, Matteo Renzi, sindaco di Firenze. “Alfano dice che puo’ far cadere Letta. Bene, cosi’ si va al voto. Alfano ha 30 deputati, il Pd 300 – spiega – Se non e’ d’accordo sappia che poi si va a votare. Io non ho paura delle elezioni, lui si.
Perche’ sa che Berlusconi lo asfalta”. Parlando delle primarie del Pd, Renzi ha detto che “chi vince impone la linea. Saremo leali ma conseguenti”. E a Letta dice: “offro una disponibilta’ vera,un patto di un anno. Proporremo tre punti che noi consideriamo ineludibili. Riforme, lavoro, Europa. E se l’esecutivo non realizzera’ questi obiettivi, il Pd separera’ il suo destino dalla maggioranza”. Renzi spiega i suoi tre punti: “il primo che porremo saranno le regole del gioco. Si mandino in pensione i saggi che vanno in ritiro a Francavilla e la proposta di modfica dell’articolo 18. Quagliariello ha presentato una proposta per il superamento del bicameralismo. Io dico niente scherzi. Il senato non ha bisogno di arzigogoli, lo si azzera e diventa la Camera delle Autonomie locali. Via gli enti inutili come il Cnel, rivediamo il titolo V della Costituzione”. E sulla legge elettorale dice: “va bene qualsiasi riforma purche’ si faccia e garantisca il bipolarsimo e la governabilita’”. Il secondo punto riguarda l’economia: “partiamo dal Job Act – dice Renzi – semplificazione delle regole del lavoro garanzie a chi non ne ha. Aumentare la capacita’ di attirare investimenti stranieri”. E la patrimoniale, “ora sarebbe un errore politico, le tasse vanno abbassate non aumentate. La si puo’ chiedere solo dopo che la pubblica amministrazione ha dato il buon esempio”.Terzo punto: “E’ l’anima del paese. Letta vuole gestire il semestre europeo, allora si diano contenuti. Spendiamo meglio i fondi comunitari. Investiamo anche su scuola, immigrazione e diritti”. E tornando ai 300 deputati del Pd, al fatto che siano fedeli alla linea del partito, Renzi afferma:” le cose da fare le decideranno gli italiani che parteciperanno alle primarie. Difficilmente qualcuno si tirera’ indietro. Ma se c’e’ chi punta a spaccare il gruppo, sappia che la conseguenza saranno le elezioni anticipate. E serve un Pd forte”. In ultimo, riferendosi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, Renzi ha detto che “fa bene il suo ruolo. Ma nel rispetto dei ruoli mi limito a far presente che un Pd forte fa bene anche alle istituzioni”. “Abbiamo bisogno di una legge elettorale in cui si sa subito chi vince”. Secondo il sindaco di Firenze, con il ‘porcellum’ “non perde mai nessuno”. “Sembrera’ una cosa banale – ha concluso riferendosi ad una nuova legge elettorale – ma bisognera’ iniziare a farla”.