I consiglieri comunali Antonio Ciontoli e Francesco Apperti hanno presentato un’interrogazione per chiedere lumi sull’installazione dei ripetitori per la telefonia mobile sul territorio comunale di Caserta.

Ecco il testo:

 

In questi giorni numerose sono state le proteste in città per la ubicazione di antenne, figlie del progresso ma dannose per la salute e per la qualità della vita sempre più richiesta da cittadini attenti ed informati.

Più volte la stampa ha riportato di tentativi di allocazione delle strutture, della protesta di comitati locali di cittadini riunitisi a difesa dei proprio territorio e di interventi di assessori, consiglieri e sindaco che si sono assunti la paternità di una difesa del territorio che poteva essere assicurata a monte della iniziativa.

I recentissimi casi di Tuoro e di Casertavecchia sono, infatti, ancor presenti nel ricordo della città e nel timore, comunque non sopito, delle due piccole comunità ma anche di tanti altri cittadini che hanno ormai occhi ed orecchi puntati con attenzione verso tutto ciò che li circonda.

Circa tre giorni fa abbiamo preso visione, tramite Facebook, di due foto postate da cittadini che riprendono installazioni lungo la strada panoramica di collegamento tra Casertavecchia e Castelmorrone nel tratto che scende verso Puccianiello: ciò impone di fare, con i dovuti controlli sul regolare andamento di ogni insediamento, un punto sulla intera vicenda, anche alla luce di quanto previsto nel vigente “Regolamento Comunale per l’Installazione, la Modifica, l’Adeguamento e l’Esercizio degli impianti di Telefonia Cellulare, con particolare riferimento alle Stazioni Radio Base” fornendo alla città, attraverso il sito web del comune ed ai sottoscritti, in forma digitale ove possibile o cartacea, alcune importanti informazioni, come ad esempio:

1)     la cartografia aggiornata di tutte le installazioni rientranti tra gli apparati di antenne e ricetrasmettitori (art. 7 comma 1 del Regolamento);

2)     le modalità con cui le ditte afferenti ai vari gestori di telefonia e di emittenza televisiva arrivano alla installazioni dei singoli apparati (a partire dalle richieste, dai termini delle gare di appalto, ai tempi e alle modalità di collocazione dell’impianto, alle autorizzazioni urbanistiche, della Soprintendenza, della Asl e per finire alla verifica della tutela dei vincoli paesaggistici ed in ogni caso degli interessi della cittadinanza che potrebbe trovarsi all’improvviso dinanzi ad una nuova realizzazione,magari frutto di una delocalizzazione di impianto precedentemente non realizzato altrove e non trovare il riferimento politico forte per evitare che lo sgradito insediamento si realizzi , ecc.);

3)     per il rispetto delle norme sulla trasparenza rendere noto, al fine di evitare congestionamento di strutture e di cagionevoli conseguenze,  tutte le antenne che si trovano su palazzi privati e quelle su suoli pubblici;

4)     quando è stato effettuato l’ultimo monitoraggio Arpac su emissioni di onde elettromagnetiche in città, rilevazione importante anche ai fini dell’ultima normativa emanata da ultimo dal Governo che modifica i limiti per le emissioni di onde elettromagnetiche sia per la telefonia mobile che per radio e televisioni (art. 7 commi 2 e 3 del Regolamento);

5)     Se è attivo il “Sistema di Monitoraggio delle Emissioni Elettromagnetiche” così come descritto dall’art. 10 del Regolamento, e quali siano i documenti che ne attestano la validazione tecnico scientifica, che avrebbero dovuti essere predisposti dal Dipartimento di Scienze Ambientali della S.U.N. (art. 15 del Regolamento);

6)     quale il quadro di sviluppo urbanistico futuro di questo segmento di realizzazioni e quale l’indirizzo strategico della amministrazione, e quali iniziative l’Amministrazione ha posto in essere affinchè venga presentato, da parte dei soggetti gestori interessati, un “Piano Complessivo” da sottoporre alla valutazione ed approvazione degli organi deputati dell’Ente (art. 5 comma 9 del Regolamento);

7)     Se esiste ed è attiva la “Conferenza Consultiva Comunale sulle emissioni elettromagnetiche” (art. 6 del Regolamento);

Gli scriventi chiedono in tempi brevi il rilascio della documentazione richiesta, riservandosi  di coinvolgere il consiglio comunale sul tema di grande rilievo ambientale per la città e per l’intera provincia, già gravata dalle inquietudini relative alla Terra dei fuochi ed alla difficile adozione in tempi rapidi delle procedure utili all’avvio delle bonifiche.

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