“Il senatore Franco Mirabelli (Pd), con un’affermazione assurda, addebita al gruppo di Forza Italia e al centrodestra in generale, l’intenzione di voler procrastinare l’approvazione della legge sul voto di scambio. Delle due l’una.

O Mirabelli dorme in Aula e non segue il dibattito, oppure e’ in perfetta malafede e cio’ che dice puo’ iscriversi nel novero delle solite dichiarazioni dei professionisti dell’antimafia o dei giustizialisti di turno. Categorie queste ultime intente piu’ che a combattere la mafia, a fornire strumenti nelle mani di taluni pubblici ministeri chiaramente orientati politicamente, affinche’ utilizzino norme ambigue e discrezionali per combattere gli avversari politici”. Lo afferma in una nota il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Liberta’. “Se non si specifica meglio il contesto nel quale il politico accetta voti dai rappresentanti delle organizzazioni mafiose, liquidando il tutto dietro il vacuo termine di ‘consapevolezza’ – spiega D’Anna -, si rischia di varare un provvedimento legislativo che non contrasta la mafia, ma assoggetta il cittadino, o chiunque altro si impegna in politica, ad essere oggetto di strumentali azioni da parte dell’autorita’ giudiziaria”.

 

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