”Siamo leali con Berlusconi. Casomai, loro non lo sono stati con noi. Quindi, lasciamo stare Renzi, ma mi chiedo: se tu mi hai cacciato o mi hai fatto sentire inutile a casa tua, io posso andare a casa di chiunque, o no? Senza acrimonia”.
É questo l’interrogativo avanzato dal senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Vincenzo D’Anna, in un’intervista a Repubblica, in cui precisa: ”Abbiamo chiarito in una nota che non stiamo fondando un altro gruppo. Però vogliamo ragionare sul reale peso che abbiamo agli occhi del presidente”. Il senatore fa notare come ”le nostre aperte critiche risalgono a gennaio, Renzi non era all’orizzonte”. E spiega: ”Noi diciamo, invece, che non si diventa minoranza per editto. In Fi non si fanno congressi. Ci vogliamo contare? Se ci vogliono destinare all’oblio, non ci stiamo”. Insomma, sottolinea D’Anna, ”qua nessuno muore cantando. Ma ora sembra che Berlusconi ci dia un incontro. Vediamo”