Ci siamo. Gli avvisi di conclusione delle indagini, nell’ambito dell’inchiesta sui fondi per i gruppi consiliari, saranno presto consegnati dalla Guardia di Finanza ai destinatari, cioè alla maggior parte dei consiglieri regionali. L’accusa è peculato per una cifra complessiva di un milione e 200mila euro. Sotto la lente degli inquirenti sono finite le somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 per il “funzionamento dei gruppi”. Il pm Giancarlo Novelli, che conduce l’inchiesta scattata il 3 luglio 2013, ha suddiviso in fasce corrispondenti a tre diversi colori le posizioni dei 57 consiglieri indagati: verde per coloro i quali si profila l’archiviazione, giallo per quelli che sono a un passo dalla richiesta di rinvio a giudizio, e rosso per gli altri per i quali la richiesta di celebrare il processo è praticamente scontata. Verso l’archiviazione quei pochi (7-12) che hanno giustificato le spese in modo adeguato o hanno percepito piccole somme. Nella fascia rossa c’è la stragrande maggioranza dei consiglieri indagati.

Da quanto si apprende il numero delle richieste di rinvio a giudizio oscilla tra 45 e 50. Nessun rischio per il presidente Stefano Caldoro non essendo coinvolto nell’inchiesta. Ai 57 consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi “pezza d’appoggio”), è stato chiesto di chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto. E dalla documentazione prodotta è emerso che alcuni consiglieri hanno speso i soldi in ristoranti, alberghi, regali agli amici, e perfino giocattoli per bambini e tintura per capelli, o per i week end e l’acquisto di bombole di gas. Quasi nessuno dei consiglieri ha convinto i magistrati. In pochi si salveranno dalla raffica di avvisi di conclusione delle indagini, che di fatto aprono la strada alle richieste di rinvio a giudizio. E in caso di accoglimento da parte del Gip il consiglio regionale subirebbe un altro scossone che forse potrebbe far “crollare” il Palazzo.

Questo l’elenco dei consiglieri coinvolti con l’indicazione delle somme contestate nel biennio 2010-12 dai fondi per «il funzionamento dei gruppi».

Eduardo Giordano (allora capogruppo Italia dei Valori/ 37.404,49) Dario Barbirotti (ex Idv/ 37.484,26) Nicola Marrazzo (ex Idv/ 43.284,26) Anita Sala (ex Idv/ 40.679,26) Spese non documentate dell’allora gruppo Idv: 16.375,00).

Giovanni Fortunato (Nuovo Psi-Caldoro Presidente/ 20.150) Massimo Grimaldi (Nuovo Psi/ 21.300) Angelo Marino (Nuovo Psi/ 20.150) Ettore Zecchino (Nuovo Psi/ 20.150) Spese non documentate del gruppo Nuovo Psi-Caldoro Presidente: 37895,08.

Luigi Cobellis (Udc/ 29.008) Angelo Consoli (Udc/ 18.471) Pasquale De Lucia (Udc/ 10.888,76) Pietro Foglia (Udc/ 32.183) Biagio Iacolare (Udc/ 31.038) Carmine Mocerino (Udc/ 27.902) Spese non documentate del gruppo Udc: 14.621,76.

Giuseppe Russo (ex capogruppo Pd/ 24.800) Antonio Amato (Pd/ 11.300) Nicola Caputo (pd/ 11.300) Mario Casillo (Pd/ 11.300) Angela Cortese (Pd/ 10.300) Rosa D’Amelio (Pd/ 11.300) Umberto Del Basso De Caro (ex capogruppo Pd, ora deputato/ 11.300) Lucia Esposito (Pd/ 4.500) Enrico Fabozzi (ex Pd ora Gruppo Misto/ 6.300) Corrado Gabriele (eletto nel Pd, poi Pse/ 14.384,52) Antonio Marciano (Pd/ 11.300) Anna Petrone (Pd/ 11.300) Donato Pica (Pd/ 11.800) Raffaele Topo (capogruppo Pd/ 12.300) Antonio Valiante (Pd/ 11.300) Gianfranco Valiante (Pd/ 11.300) Spese non documentate del gruppo Pd: 261.747,86.

Daniela Nugnes (Pdl/ 37.610) Mafalda Amente (Pdl/ 26.896) Giovanni Baldi (Pdl/ 15.447,50) Bianca D’Angelo (Pdl/ 11.928) Domenico De Siano (attualmente senatore Pdl/ 19.660) Pasquale Giacobbe (Pdl/ 23.703, 34) Eva Longo (Pdl/ 27.991) Francesco Nappi (Pdl/ 27.991) Gennaro Nocera (capogruppo Pdl/ 35.258) Monica Paolino (Pdl/ 19.801) Angelo Polverino (Pdl/ 19.660) Paola Raia (Pdl/ 27.991) Paolo Romano (presidente consiglio regionale, Pdl/ 22.460) Antonia Ruggiero (Pdl/ 18.960) Ermanno Russo (Pdl/ 19.660) Luciana Scalzi (Pdl/ 14.570) Michele Schiano di Visconti (Pdl/ 19.760) Luciano Schifone (Pdl/ 27.991). I consiglieri Pdl ora fanno parte dei gruppi di Fi e Ncd.

Carmine Sommese (Gruppo Misto-Alleanza di Popolo/ 14.782,87) Carlo Aveta (Gruppo Misto-La Destra/ 28.560,09) Annalisa Vessella (Gruppo Misto-Popolari Italia Domani/ 6.900) Giuseppe Maisto (Gruppo Misto-Alleanza per l’Italia/ 34.535) Spese non documentate del Gruppo Misto: 1217,49.

Gennaro Oliviero (capogruppo Pse, nessun importo). Spese non documentate per il gruppo Pse: 31.266,31.

La somme complessive contestate dai pm ammontano a 1.218.449 euro, ai singoli consiglieri, e altri 456.648,03 come spese non documentate relative al funzionamento dei gruppi, per un totale pari a 1.675.097,44. Non fu destinatario di avvisi il capogruppo del Nuovo Psi Gennaro Salvatore, arrestato lo scorso 17 febbraio, che ha percepito la somma più elevata: 93.215,06.

Mario De Michele

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