“Se vogliamo dare una risposta a quella domanda che dalle assemblee è venuta e che è quella che dice il lavoro è la nostra emergenza, dobbiamo provare a cambiare il passo della pratica delle opinioni che abbiamo sul piano del lavoro. Ed è evidente che la risposta che ha dato ieri il presidente della Regione, Stefano Caldoro, non è all’altezza dei problemi che abbiamo, non c’è dubbio”. Così il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso concludendo il congresso regionale del sindacato, cui ieri era intervenuto Caldoro per un saluto. Per Camusso “non sono all’altezza dei problemi che abbiamo neanche le risposte del sindaco di Napoli e di quelle che troviamo in altra parte della regione”. “C’è una idea della parcellizzazione, del potere di ogni singola istituzione e non una idea di che cosa si fa – ha spiegato – se penso che questa è la lunga stagione in cui si dice ‘bene comune’ e però contemporaneamente c’è la piu’ grande atomizzazione dal punto di vista della responsabilità collettiva rispetto alle scelte che si fanno. Ci vorrebbe una straordinaria fase in cui magari si pensa di meno alle forme con cui ci si autoacclama, rispetto ai risultati, e molto di più l’idea di cosa si fa della città. E questo vale per la Regione, per Napoli, per le altre città”.

 

 

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