Il ministero della Giustizia ha prorogato il regime carcerario del 41 bis per il boss mafioso Bernardo Provenzano. Nei giorni scorsi le Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze, avevano ritenuto inutile continuare a sottoporre il capomafia al carcere duro perche’ le sue condizioni di salute sono stati da non consentirgli di comunicare con l’esterno.
La decisione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, si uniforma al parere della Procura nazionale antimafia, che aveva smentito i colleghi siciliani e toscani, affermando che si debba evitare a tutti i costi, anche per la sicurezza dei magistrati piu’ esposti, il rischio che “Binu” Provenzano possa comunque avere contatti con l’esterno. Il capomafia e’ ricoverato in ospedale a Parma, tra misure di sicurezza eccezionali. Secondo alcune perizie mediche non e’ in grado di intendere e di volere e di partecipare validamente ai processi in cui e’ imputato. Dato in fin di vita da piu’ di un anno, e’ in condizioni stazionarie. Ironico il commento dell’avvocato di Provenzano, Rosalba Di Gregorio, in riferimento alle condizioni di salute del boss: “Il detenuto per cui ho chiesto la revoca del 41 bis e’ quello per cui le Procure hanno espresso il parere. Quello per il quale hanno confermato il carcere duro e’ evidentemente un altro”.