Una donna di 35 anni e’ stata uccisa a Samarate in provincia di Varese nella sua villetta di via ai Faggi. A trovare il corpo privo di vita e’ stato il marito rincasando dal lavoro. Tutte le ipotesi sono al vaglio dei carabinieri, compresa la rapina finita tragicamente. Al momento del delitto la figlioletta di sette anni non era in casa.
Non sarebbero stati riscontrati segni di effrazione, dettaglio che lascia supporre che la vittima abbia aperto la porta al suo assassino. Marianna Ricciardi lavorava alla Aloisianum di Gallarate ed e’ stata trovata con il cranio fracassato stesa sul pavimento. Sono in corso i rilievi da parte del Reparto scientifico del Comando provinciale di Varese e le indagini sono condotte dal Nucleo investigativo della Compagnia di Busto Arsizio. A far scattare l’allarme e’ stata la suocera della donna che ha avvisato il marito.
Come abitudine l’anziana si recava a scuola a prendere la bimba e, preoccupata dal fatto che la figlia non si era ancora presentata, ha dapprima tentato ripetutamente di contattarla al telefono. Poi e’ andata a suonare al citofono. Non ottenendo alcuna risposta ha chiamato il genero che e’ rientrato precipitosamente a casa, trovandola ormai priva di vita. Descritta come “donna molto gentile, educata e grande lavoratrice”, Marina Ricciardi era piuttosto conosciuta in paese e, secondo quanto riferisce il sindaco Edoardo Guenzani che dice di conoscerla bene, era responsabile di una centrale del servizio Televita e alle dipendenze della Cooperativa Iris che lo stesso Primo cittadino presiede.