“A fine 2009 venne da me Ernesto Sica (ex sindaco di Pontecagnano, ndr) dicendomi di volersi candidare alle Regionali del 2010 e iniziò a parlare di un dossier su Caldoro”. E’ quanto ha dichiarato l’imprenditore napoletano Arcangelo Martino al processo “Eco4”, in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che vede imputato l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino per concorso esterno in associazione camorristica. Martino è imputato a Roma con altre 14 persone, tra cui il faccendiere sardo Flavio Carboni, l’ex giudice tributario Pasquale Lombardi e l’ex Governatore della Sardegna Ugo Cappellacci per la cosiddetta P3, ovvero l’organizzazione segreta che per gli inquirenti avrebbe cercato tra il 2009 e il 2010 di accaparrarsi il business dell’Eolico e delle bonifiche in Sardegna e di condizionare importanti scelte politiche e giudiziarie attraverso indebite pressioni su magistrati, come quelle relative al Lodo Alfano, e operazioni di dossieraggio contro politici come l’attuale governatore della Campania Stefano Caldoro (il processo partirà mercoledì 9 aprile). Martino, rispondendo al pm Alessandro Milita, conferma “di aver telefonato a Lombardi, su input dello stesso Cosentino, per sapere se aveva chiesto all’allora presidente della Corte Cassazione Carbone di impegnarsi per la revoca dell’ordinanza di arresto a carico dell’ex sottosegretario. So che Cosentino voleva candidarsi alle Regionali 2010. Lombardi mi disse che si sarebbe impegnato per togliere dai guai giudiziari Cosentino perché voleva un incarico in Regione o nel ‘sottogoverno’. E che lo avrebbe fatto ricorrendo ai tanti amici che aveva tra i magistrati”.

 

 

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