«A fronte dell’inerzia istituzionale non resta che un amaro sorriso. E allora abbiamo deciso, con i promotori del Festival dell’Impegno Civile, di festeggiare i due anni di mancata applicazione della legge regionale sui beni confiscati con la Commissione Parlamentare Antimafia, il viceministro Bubbico, i sindaci di Napoli e Casal di Principe . Lo faremo proprio in due beni confiscati simbolo di quello che è stato il predominio criminale nel napoletano e nel casertano: saremo a Secondigliano a via cupa dell’Arco nella villa che fu di Lauro e poi a Casal di Principe in quella che è stata la casa di Schiavone» lo afferma, Antonio Amato Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati, che organizza la tappa di domani del Festival dell’Impegno Civile – Le Terre di Don Peppe Diana, la prima manifestazione italiana interamente realizzata sui beni sottratti alla criminalità organizzata, promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera coordinamento provinciale di Caserta. Alle 9,30, dunque, sopralluogo nella villa che fu di Di Lauro a via cupa dell’Arco. Con Amato e i consiglieri regionali della commissione ci saranno, Rosy Bindi e una delegazione della Commissione Nazionale Antimafia da lei presieduta (saranno presenti i deputati Luisa Bossa, Marco Di Lello, Massimiliano Manfredi e Davide Mattiello e i Senatori Rosaria Capacchione e Mario Giarrusso), il Sindaco Luigi de Magistris, il Presidente della VII municipalità Vincenzo Solombrino, Valerio Taglione e Gianni Solino del Comitato Don Peppe Diana e di Libera Caserta Sarà anche l’occasione per discutere di una nuova destinazione del bene dove Paolo Di Lauro venne arrestato nel 2006 e che, consegnato al comune nel 2012, doveva diventare sede della Polizia Municipale senza che però questa ipotesi si sia poi tradotta in realtà. Alle 11,30, quindi, gli stessi protagonisti del sopralluogo, insieme al Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, al Sindaco di Casal di Principe Renato Natale, al pm Domenico Airoma, a Peppe Pagano della NCO e al ricercatore Antonio Esposito, saranno nella casa che fu di Francesco Schiavone “Sandokan”, a via Bologna a Casale, oggi sede dell’associazione La Forza del Silenzio «Creiamo un filo ideale tra Secondilgiano e Casal di Principe, perché dal riutilizzo dei beni confiscati può nascere un futuro migliore per le nostre terre» afferma Amato «Lo dimostra le tante esperienze d’avanguardia del casertano e deve diventarlo anche quella del napoletano, a partire proprio dalla casa di Di Lauro che non può restare ancora senza un chiaro progetto di riutilizzo. Domani, con il sindaco de Magistris, dovremo trovare anche una soluzione per restituire finalmente quel bene alla cittadinanza. Certo» continua il Presidente della Commissione Regionale «Tutto è reso più complesso dall’inerzia di istituzioni come la stessa Regione, capace di approvare all’unanimità una buona legge di merito costruita in modo partecipato con il contributo di associazioni e operatori, per poi lasciarla del tutto disattesa, dimenticandosi sostanzialmente di questo tema se non in occasione di inutili passerelle. Speriamo allora» conclude Amato «che con il Festival dell’Impegno Civile, altra eccellenza nazionale nata su questi territori, si riesca a ridestare la Regione dal sonno colpevole nel quale è piombata»