Sono passati 9 anni dal rogo che incendio Città della Scienza a Bagnoli. Incendio che fece scalpore in tutto il mondo e di cui ancora non si conoscono ancora i responsabili. Il processo dovrebbe partire il mese prossimo e vede sul banco degli imputati il solo vigilante. Quasi due lustri da quella notte, tutti o quasi persi in chiacchiere, polemiche, sperpero di denaro con l’unico risultato che oggi Napoli è ancora priva dello science center che è stato sempre un vanto a livello internazionale. Intendiamoci, la struttura è ancora funzionate, ma a scartamento ridotto e quelle macerie fanno sensazione a vederle immutate ancora oggi. Il punto sulla situazione lo hanno fatto i ministri Mara Carfagna e Dario Franceschini, il presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e il sindaco Gaetano Manfredi fresco di nomina a commissario per le bonifiche e alla rigenerazione urbana dell’intera area ex Italsider. Tutti promettono il rilancio e un progetto concreto sul luogo dove dovrà avvenire finalmente la ricostruzione. Perché anche su questo punto non è mai stato trovato un punto di mediazione. Il presidente Villari insiste su un punto: «La ritrovata collaborazione istituzionale tra Governo, Regione e Comune è di buon auspicio per dare vita concretamente alla ricostruzione del Museo». Una strada indicata anche dalle dichiarazioni dei ministri Carfagna e Franceschini e del sindaco Gaetano Manfredi, che hanno inviato una loro testimonianza allo Science center. «La ricostruzione di quanto bruciato è un atto importante – spiega Villari – per il futuro della struttura e per tutta la comunità civile e scientifica che negli anni ha scelto di visitare un luogo assolutamente magico. Siamo alla vigilia di scelte fattive, ci auguriamo che questo sia l’ultimo anniversario nel quale si debba celebrare quello che è stato e non quello che sarà». La ministra per il sud – impegnata e molto su tutta l’area di Bagnoli è stata lei a volere che il sindaco della città fosse il commissario alle bonifiche – lancia la sfida: «Grazie al lavoro svolto in questi 12 mesi – sottolinea – e alle decisioni che ho condiviso con il presidente Draghi, la bonifica e la valorizzazione del sito sono finalmente nelle mani di un commissario, con poteri forti e chiari, il Sindaco Manfredi, con una struttura a supporto e risorse a disposizione. Gli interventi a Bagnoli d’ora in avanti dovranno avvenire secondo un cronoprogramma ben definito. La nuova governance potrà consentire di trovare una soluzione in tempi rapidi anche per gli spazi espositivi di Città della Scienza».

Sul tema interviene Franceschini, che ha scritto al presidente Villari: «Caro Riccardo, è ancora vivo nella nostra memoria il ricordo delle fiamme che il 4 marzo, di 9 anni fa, avvolsero e distrussero, nel giro di una sola notte, il polo scientifico e tecnologico di Città della Scienza a Bagnoli, un’eccellenza del Mezzogiorno sulla divulgazione scientifica. Da quel drammatico evento importanti passi avanti sono stati fatti, anche grazie alla ritrovata e proficua collaborazione tra Governo, istituzioni locali e alla determinazione della Fondazione Idis-Città della Scienza, che con impegno, pazienza e passione ha tracciato un percorso che aspetta solo di essere realizzato. Diventa dunque la priorità di tutte le istituzioni coinvolte, concretizzare al più presto le azioni fin qui svolte per dare in tempi brevi a Bagnoli il suo museo perduto». Parola al sindaco commissario: «Come Comune di Napoli – afferma – abbiamo grande interesse a collaborare con la Fondazione, partecipare in maniera attiva alla sua storia futura anche perché nell’ambito del grande piano di trasformazione di Bagnoli le parole innovazione, tecnologia, educazione sono fondamentali e Città della Scienza sarà una grande protagonista».

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