CASERTA – La rete Caserta lavoro realizzata tra sette istituti tecnici delle provincia di Caserta con Confindustria, il Centro Studio ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia e l’ordine dei periti commercialisti, è una realtà.

A meno di un anno dalla sua proposta, il protocollo d’intesa è stato firmato alla presenza del capo della formazione del personale del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) dott. Maurizio Piscitelli, che ha garantito di sostenere i progetti che saranno posti in essere. Alla sottoscrizione, avvenuta nelle sede della direzione scolastica provinciale in via Ceccano a Caserta, erano presenti per gli istituti tecnici: Paolo Tutore e Antonio Sacco, per l’ITIS Ferraris di Marcianise; Anna Monaco per l’ITI Ferraris di Caserta; Giuseppe Sorgente e Giovanni Francesco Mario per l’ITIS Falco di Capua; Laura Nicolella dell’ITIS A, Volta di Aversa, Angelo Antonio Cecere per l’ITIS Giordani di Caserta; Michele Santagata per ITI Marconi di Vairano e l’Istituto Coppola/Caso di Piedimonte Matese. Per Confindustria Caserta il presidente dei giovani industriali Enzo Bove, per L’ordine dei periti ingegneri, il vice presidente Franco Fierro e Gennaro Pezzurro, per il CeSAF Maestri del lavoro d’Italia Domenico Orabona presidente della Confapi e Mauro Nemesio Rossi. Va ricordato che la Confapi è tra i soci fondatori del CeSAF. Perfetta identità di vedute nella realizzazione del progetto che si inquadra nelle linee guida che definiscono il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.88, denominato “Regolamento”, con riferimento al documento “Persona, tecnologie e professionalità: gli istituti tecnici e gli istituti professionali come scuole dell’innovazione”. Predisposto dalla Commissione nazionale costituita il 14 dicembre 2007 dal Ministro della Pubblica istruzione pro tempore e confermata nell’attuale legislatura sino alla conclusione dei suoi lavori. Tra le fasi più importanti c’è la nascita dei Comitati Tecnico Scientifici in ogni istituto che saranno paritetici tra il mondo interno della scuola e quello esterno e che determineranno indirizzi e programmi formativi per gli studenti. Alle associazioni delle imprese, all’ordine dei Periti ingegneri ed al Cesaf il compito di analizzare la realtà territoriale per individuare i settori dove c’è bisogno di collocare periti, nonché fare orientamento a partire dalla scuole medie per consolidare una tradizione di quadri intermedi che è stato negli anni passati il motore dello sviluppo economico nazionale. L’intesa servirà a progettare nuovi programmi per competenza e fornirà modelli di certificazioni comuni. “Formazione e lavoro due mondi che hanno bisogno di colloquiare con maggiore sinergia – ha spiegato il capo della Formazione professionale del Miur – E la rete che si sta attuando va proprio in direzione delle disposizioni ministeriale per fare delle scuole tecniche uno strumento concreto per lo sviluppo del paese”. Intanto una task force è il primo step della rete. Sarà un gruppo ristretto coordinato dagli industriali, dal collegio dei periti con lo scopo di realizzare le fasi contenuto nel progetto allegato.

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